Il Comune di Petruro Irpino, in collaborazione con la Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo e “No vuol dire no” Associazione Promozione Sociale, ha attivato una raccolta fondi a sostegno delle zone della Città di Benevento duramente colpite dall’alluvione del 15 ottobre scorso.
Per l’iniziativa sono stati distribuiti, accompagnati da note informative per la trasparenza dell’azione solidale, dei salvadanai che si potranno trovare presso le attività commerciali del territorio comunale, la sede del Municipio in via Ten. Ettore Capozzi e alla Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo.
L’Amministrazione comunale, a nome di tutti i cittadini di Petruro Irpino e in segno di solidarietà e di vicinanza alle tante famiglie sfollate, devolverà le somme raccolte alla Caritas di Benevento per far fronte alle molteplici e primarie necessità così come preventivamente concordato con il responsabile Angelo Moretti e Don Nicola De Balsio direttore dell’Associazione Diocesana già Vicario episcopale. «Ci è sembrato doveroso esprimere tutta la nostra più sincera solidarietà alla vicina città di Benevento – afferma il Sindaco di Petruro Irpino, Giuseppe Lombardi -, non dimentichiamo che il nostro territorio è a confine con la città Sannita alla quale ci accumuna storia, tradizione e cultura oltre a dipendere sia dal suo Tribunale che dalla Curia». «Anche una goccia diventa mare – continua Lombardi – e mi auguro che la nostra piccola voce, per quel poco che riusciamo a contribuire, possa essere utile alle tante famiglie che hanno perso tutto. È, soprattutto, donare speranza a chi deve ricominciare e alimentare, invece, nella mia comunità il senso di coesione sociale di fronte a tali drammi. La carica di primo cittadino in una comunità così piccola come quella di Petruro non si esaurisce con il solo amministrare in modo puntuale, accorto e accurato la cosa pubblica. Il sindaco ha un ruolo ancora più delicato e cioè quello di avvicinare per unire; fare da collante sociale per aggregare soprattutto quando ci si trova di fronte ad eventi che segnano amaramente la vita del “vicino di casa”».
« In una composta dignità ho udito a Benevento il rumore sordo di quella tragedia che lascerà il segno alla città per molto tempo – aggiunge Jenny Capozzi vice presidente di “No vuol dire No”- e molte saranno le famiglie che non potranno trascorrere il Natale nella propria casa. Da irpini conosciamo molto bene la sensazione di vuoto, di spaesamento, di angoscia. Nel 1980 ci fu data speranza oggi tocca a noi porgere la mano. È un impegno etico-sociale a cui non possiamo rimanere indifferenti, perché l’indifferenza è un brutto segno. È l’assenza di principi morali».
Entusiasta il Parroco di Petruro, Don Sergio Musto, già attivo nel sensibilizzare alla campagna di solidarietà sociale e così commenta: «La solidarietà è partecipazione e anche un piccolissimo gesto potrebbe cambiare il decorso di un’altra vita».