Social network e rete, il web è in continua evoluzione. Il cambiamento del mondo del lavoro passa da qui e nell’era di Facebook, Instagram e Twitter dove qualsiasi persona puo’ improvvisarsi video-reporter grazie a Youtube per i giovani sono nati tanti nuovi tecno-mestieri virtuali che sono molto richiesti da aziende che non vogliono restare indietro. Bill Gates stesso ha dichiarato che “qualsiasi azienda che entro il 2018 non investirà almento il 20% delle proprie risorse nel marketing digitale sarà tagliata fuori dal mercato”.
Gestore di pagine Facebook, Social media marketing, Blogger, Esperto di digital marketing, questa è solo l’inizio di una lista di nomi di nuovi lavori che sono possibili grazie al web: secondo un’indagine dell’autorevole settimanale britannico Economist, le professioni più richieste dalle imprese nei prossimi anni saranno quelle create dal web e dal marketing digitale tanto che addirittura a Roma, l’università Luiss ha lanciato tre nuovi corsi di laurea, dedicati al marketing digitale e ai big data.
Ma cosa sono di preciso questi mestieri 3.0? Si tratta di mestieri che mettono in condizione chi li persegue di utilizzare le proprie capacità nell’usare strumenti mobili e digitali a favore di uno o dell’altro brand: “Per fare qualche esempio abbiamo il data scientist cioè il responsabile dell’analisi dei big data, cioè la capacità di rielaborare enormi quantità di dati e informazioni in tempo reale, oppure l’ esperto nel campo dell’information tecnology, il digital manager, che conosce i processi di digitalizzazione all’interno della gestione dell’azienda e il social media manager che si occupa della gestione di pagine Facebook e di altri social network”.
L’ambito di applicazione di questi nuovi mestieri è molto vasto, si va dalle aziende innovative, a manager che cercano persone con competenze manageriali e di analisi dei big data, fino al mondo delle start up.
Esistono siti web per agenzie web che vogliono ampliare i propri sistemi di promozione online o vendere addirittura a terzi nuovi servizi che si occupano proprio di questo (agenzie che procacciano reseller per fornire supporto e servizi gia testati che producono in house). Secondo i dati di Jobpricing in Italia il 40 percento dei laureati sviluppa una start up nel settore dell’Ict e nel Digital, mentre il 20 percento dei diplomati lo sviluppa nel settore del commercio e dell’ edilizia, con la differenza che rispetto al passato il mercato oggi lo fa il web e non più il mattone. Ed ecco allora come nel marketing non bisognerà conoscere non solo le classiche nozioni che regolano la pubblicità, ma anche essere capace di analizzare e gestire i dati statistici provenienti dal web per costruire nuove strategie utilizzando un insieme di strumenti che vanno da Facebook a Instagram fino ad arrivare a campagne mobile marketing ed altro. E’ prassi infatti ormai consolidata che grandi aziende utilizzino social network come Facebook, Twitter o Youtube per costruire nuove strategie di mercato.