Da Pordenone a Siracusa passando per 320 comuni e 70 province, sono più di 2.500 i condomini che in dieci mesi hanno scaricato e utilizzano DOMI Social, il social network verticale e a metri zero creato da Komorebi.
Le differenze con i social network “generalist”
In un periodo storico in cui la pandemia e lo smart working hanno aumentato il distanziamento tra le persone e al contempo hanno favorito e reso le soluzioni digitali parte della vita quotidiana di ognuno, Komorebi si propone di favorire il contatto tra persone che fanno parte delle stesse comunità per rendere tutti partecipi in decisioni, cambiamenti, informazioni. Le soluzioni di Komorebi oltre a consentire la comunicazione “orizzontale” tra utenti in tempo reale, in tutta sicurezza e rispetto della privacy, sono dotate di una serie di servizi a valore aggiunto, che possono essere configurati sulla base delle specificità delle singole comunità. In questo modo da un modello generalista di comunicazione e condivisione si passa ad un modello tailor made in cui oltre alla possibilità di essere inclusi, di condividere informazioni e aggiornamenti in tempo reale ogni persona può dare voce e corpo a proprie necessità personali.
Raccontare Komorebi attraverso il suo CEO
Per raccontarvi di questa realtà tutta nostrana, ecco qualche domanda proprio a Alberto Lamberti, CEO di Komorebi:
Cos’è Komorebi?
Komorebi Srl è una azienda che sviluppa applicazioni verticali per migliorare la socialità e la qualità della vita per gruppi circoscritti di individui. Nata nel 2017 ha sviluppato delle tecnologie di gestione legate al settore condominiale. Nella seconda parte del 2020 attraverso l’ingresso di due nuovi soci di maggioranza e la riorganizzazione strategica del modello di business ha riposizionato, realizzato e rilanciato la nuova piattaforma applicativa DOMI Social, app per i condomini disponibile da febbraio 2021 sugli app stores e 1BOARD, piattaforma per la valorizzazione delle relazioni aziendali disponibile da settembre 2021.
Futuro e comunità, qual è il legame?
Potenziare la fiducia e il coinvolgimento di tutte le persone interne ed esterne a organizzazioni e comunità produce evidenti riflessi positivi per questo è importante introdurre strumenti semplici e user friendly che facciano evolvere il livello di profondità dei legami tra le persone e consentano a tutti di essere aggiornati e in contatto tra loro. La fiducia si sviluppa essenzialmente sulla base delle esperienze dirette vissute, e in questo particolare momento storico è necessario trovare forme alternative, innovative, sempre più smart, per raggiungere l’obiettivo.
Perché, allora, non usare i gruppi di Facebook o Whatsapp?
E’ una domanda che mi pongono spesso. Cercando di assumere un approccio pragmatico, credo che Facebook sia uno strumento talmente generalista da adattarsi a tutto in modo molto approssimativo quando, invece, la gestione di comunità territoriali necessita di strumenti sviluppati ad-hoc e che rispettino le esigenze di quel tipo di realtà. Per non parlare dei gruppi di Whatsapp che sono una vera e propria calamità della comunicazione umana dove non è possibile in nessun modo riordinare e comprendere i messaggi ricevuti in quantità industriale secondo i topic di appartenenza.
Infine, quali sono le tecnologie che Komorebi utilizza?
Quelli offerti da Komorebi sono strumenti che funzionano al massimo se vengono utilizzati da tutti, per questo dedichiamo particolare attenzione allo startup e forniamo, per le aziende e i condomini interessati, anche pillole di formazione, video o podcast, da tre minuti l’uno fruibili in qualsiasi luogo e momento