Le sopraelevazioni rappresentano un sistema utilizzato nelle esperienze europee di social housing in quanto consente di raggiungere tre obiettivi fondamentali per l’edilizia residenziale pubblica: l´incremento del numero degli alloggi di edilizia sociale senza consumo ulteriore di suolo, l´intervento su un patrimonio immobiliare ormai datato e la creazione di nuova socialità, grazie all’arrivo di nuove famiglie.
Il tema delle sopraelevazioni è stato oggetto per oltre un anno di confronto e approfondimento tra Itea e le amministrazioni locali, il mondo accademico e professionale. In questo contesto ha lavorato la Commissione sulle sopraelevazioni, un tavolo di lavoro composto dai rappresentanti di Itea Spa, del Servizio Urbanistica e territorio della Provincia autonoma di Trento, del Servizio urbanistica dei comuni di Trento e Rovereto, dell’Università di Trento e delle società Arca srl e Trentino Sviluppo.
La finalità della commissione è – come ha sottolineato la coordinatrice Michela Chiogna, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei risultati del lavoro della commissione – di individuare, a livello provinciale e comunale, alcuni punti sostanziali per poter valorizzare lo strumento della sopraelevazione nelle politiche di riqualificazione urbana.
“Nel corso degli ultimi 10 anni il Comune di Trento – ha ricordato l’assessore con delega per le materie della Pianificazione urbana e politiche abitative del Comune di Trento, Paolo Biasioli – ha rilasciato circa 700 concessioni per sopraelevazioni/recupero dei sottotetti”. Così come, il Comune di Rovereto ne conta circa 120 in 5 anni.
La commissione chiede che i parametri di premialità volumetrica vengano rivisti così da spingere la sopraelevazione anche in edilizia residenziale pubblica. La commissione, così come le proposta raccolte online, ci permette una migliore analisi dei vantaggi e delle criticità nell’applicazione dello strumento delle sopraelevazioni nelle politiche di recupero del patrimonio esistente e per il risparmio del territorio.
Le novità che verranno introdotte dovranno rispettare in ogni caso i principi urbanistici che hanno permesso al Trentino di conservare una propria identità territoriale”. Inoltre, l’uso nelle sopraelevazioni di tecnologie prefabbricate in legno, già prassi in Trentino, apre, in un’ottica di mercato, a nuove prospettive di collaborazione internazionale come quelle già avviate con i partner del Quebec, interessati alla conoscenza e sperimentazione della filiera del legno trentino per le loro tipologie edilizie.