“Il cinema è fatto per tutti coloro la cui curiosità è il più grande difetto.” Questa frase del regista francese Claude Lelouch raffigura in maniera totale l’anima del Social Film Festival Artelesia, il Concorso Internazionale del Cinema Sociale promosso dall’Associazione Culturale Libero Teatro, presieduta dalla Prof.ssa Mariella De Libero e diretto da Antonio Di Fede. Il Festival è nato nel 2008 da un’idea di Francesco Tomasiello, un giovane sannita diversamente abile che ha fatto della sua passione per il cinema, il teatro e le attività culturali uno strumento per dimostrare a se stesso e agli altri come la disabilità non rappresenti un limite alla creatività e alla partecipazione alle attività culturali e sociali.
Da allora rappresenta una vetrina per la promozione del cinema che “fa riflettere”, opere appartenenti al circuito indipendente e non, con l’intento di parlare e far parlare di impegno civile e tematiche sensibili, protagonisti delle pellicole in concorso. Dopo l’edizione online del 2020 gli organizzatori sono già al lavoro per tornare in, almeno in parte, in presenza dal 24 al 28 novembre prossimi.
L’evento è un’occasione di confronto tra produttori, registi, attori, distributori e pubblico di riferimento, promuovendo la conoscenza e la diffusione di prodotti di alto valore artistico, capaci di contribuire alla crescita culturale e alla formazione di una matura coscienza critica nei giovani.
Le migliori opere del cinema sociale si contendono uno dei riconoscimenti più prestigiosi nel settore, il premio assegnato alla sezione DIVABILI, dedicato alle pellicole realizzate da registi o attori diversamente abili. Il Palmarès è ricco di cortometraggi e film di altissima qualità provenienti da diverse parti del mondo, ed è lunga la lista di attori, sceneggiatori, registi e produttori che con la loro partecipazione hanno contribuito a rendere Benevento “Capitale del cinema sociale”: Giuliana De Sio, Giancarlo Giannini, Christopher Lambert, Nancy Brilli, Giampiero Ingrassia, Francesca Rettondini, Gaia De Laurentiis e tanti altri.
La XIII edizione sarà dedicata al tema della “Rinascenza”, uno sguardo volto ad un futuro che identifica nelle arti lo strumento privilegiato di rinascita. Proprio per iniziare un percorso di cambiamento e rinascita, interrotto dalla pandemia, lo scorso 5 febbraio il Festival è stato invitato, insieme ad altri centossessanta, a partecipare all’incontro in streaming promosso dal Giffoni, per “Conoscersi, cooperare e ripensare” gli eventi culturali, e in particolare cinematografici (https://www.giffonifilmfestival.it/news-giffoni-experience/item/8753-il-futuro-dei-festival-cinematografici-oltre-160-direttori-rispondono-all-appello-di-giffoni.html). A questo primo incontro ne seguiranno altri, fino agli Stati Generali che si svolgeranno in presenza a Giffoni Valle Piana i prossimi 7, 8 e 9 maggio. Una partecipazione che dimostra il valore del Social Film Festival Artelesia, il suo ruolo di protagonista per la promozione della creatività e la diffusione di una cultura del cinema con finalità sociali.
In questo lungo periodo di “anteprima” del Festival saranno diversi gli appuntamenti che accompagneranno il pubblico verso la kermesse. Tra questi:
“School and University”, manifestazione patrocinata dal Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ha l’intento di diffondere la cultura cinematografica e potenziare l’interesse degli studenti delle Scuole di ogni ordine e grado verso temi di impegno sociale e civile, attraverso l’audiovisivo, quale efficace strumento educativo-didattico;
“DrinKorto”, rassegna dei migliori cortometraggi in concorso selezionati da una Giuria Popolare; “Cortincarcere”, percorso di formazione finalizzato al reinserimento sociale dei detenuti;
“Cinema sotto il Noce”, iniziativa nata dalla collaborazione con “Stregonerie, Premio Strega tutto l’anno” tesa all’organizzazione di una rassegna dei film cinematografici nati da libri partecipanti al Premio Strega;
“Movie Therapy”, attività dedicata ai degenti delle strutture sanitarie ed alle loro famiglie che utilizza il cinema quale strumento terapeutico.