Nell’ambito della nona edizione di Smell – Festival dell’olfatto ha debuttato Smell Experience: new research and frontiers in programma presso la sala eventi del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna. L’evento propone un viaggio nella nostra nostramente profumata, tra psicologia, neuroscienze, arte e profumeria, per imparare a comprendere e parlare il linguaggio degli odori. Ideato e curato da Francesca Faruolo, Smell Experience è promosso in stretta collaborazione con Moellhausen, riferimento internazionale per le materie prime del settore fragranze e fragrance house devota all’innovazione e alla ricerca.
Le varie declinazioni dell’olfatto
Tra gli ospiti d’eccezione LAURA SPEED, ricercatrice presso Meaning, Culture and Cognition group, Centre for Language Studies, Radboud University (Paesi Bassi) uno dei centri che negli ultimi si è maggiormente interessato agli aspetti linguistici, cognitivi e culturali legati alla sfera olfattiva producendo numerose pubblicazioni scientifiche.
A chiarire i rapporti tra percezione olfattiva e sfera del linguaggio durante l’evento ha contribuito anche una studiosa italiana: CRISTINA CACCIARI, autrice di diverse pubblicazioni di psico-linguistica e docente presso Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia. Il titolo del suo intervento pone la domanda centrale a cui l’evento intende rispondere: “L’olfatto è davvero un senso senza parole?”. Se linguaggio è in generale un medium povero per tradurre l’esperienza sensoriale, esso sembra ancor più disarmato a rendere in parole l’olfatto.
Se le percezioni sensoriali di professionisti come i profumieri, gli enologi e i degustatori riescono a orientare interi reparti industriali, la maggior parte delle persone sperimenta ogni giorno la frustrazione nell’identificare un odore laddove non può vederne la fonte (ad occhi bendati per esempio), nel descriverlo con termini comprensibili a tutti, nell’assegnarli un nome. A rendere ancora più critica la situazione, si aggiunge il fatto che le percezioni olfattive risultano essere molto soggettive e si modificano nell’arco del tempo nella stessa persona in base a innumerevoli fattori.
L’olfatto nell’arte
Eppure gli odori sono un potente mezzo di comunicazione ed espressione: evocano scenari, atmosfere, pensieri, intenzioni. Trovano quindi una interessante impiego nella pratica artistica come racconterà a Smell Experience una delle massime autorità nel campo: PETER DE CUPERE. Nel corso degli ultimi vent’anni l’artista belga ha realizzato oltre 700 opere sul tema della percezione olfattiva sotto il profilo sociale, culturale e ambientale. È stato protagonista di più di 200 esposizioni in tutto il mondo e ha tenuto una costante attività di conferenziere e consulente. Ha recentemente pubblicato il libro “Scent in Context” vera e propria summa della sua opera e delle sue riflessioni, e da poche settimane è stato insignito della prestigiosa Golden Pear agli Art and Olfaction Awards per il suo contributo alla diffusione della cultura olfattiva.
Gli strumenti per orientarsi nell’universo delle fragranze
La codifica di un linguaggio e di un glossario specifico per gli odori è il tema su cui si concentrerà un’altra illustre ospite, DOMINIQUE MOELLHAUSEN, “Perfumer e R&D Vice director” presso Moellhausen, che offrirà validi strumenti per orientarsi nell’universo delle fragranze.
Soffermandosi sulle “famiglie olfattive” e sulle note tipiche, farà accenno alle potenzialità di ingredienti innovativi per favorire la più chiara e significativa espressione olfattiva.
Nell’ambito di una iniziativa intesa a carattere divulgativo, Moellhausen ha messo a disposizione del pubblico un kit di materiali del proprio archivio didattico per esercitarsi con gli odori e impadronirsi di un linguaggio che, in fin dei conti, appartiene a tutti.
SMELL – FESTIVAL DELL’OLFATTO è stato l’evento dedicato alla cultura dell’olfatto e all’arte del profumo promosso dall’associazione Orablu con i patrocini della Regione Emilia–Romagna e del Comune di Bologna, in collaborazione con Istituzione Bologna Musei Museo internazionale e biblioteca della musica e Accademia di Belle Arti di Bologna.