Un minuscolo aggeggio che racchiude nel suo piccolo universo tecnologico tutto ciò che serve per trascorrere e scandire il proprio tempo. Giochi, applicazioni per rimanere in contatto con gli amici dovunque si trovino, agende, notizie, meteo, film ebook, oroscopo e tanto altro. A quale prezzo?
Uno smartphone di ultima generazione è multitasking per eccellenza, dunque, necessita di una alimentazione potente ed efficace per sostenere tutto il lavoro al quale lo sottoponiamo quotidianamente. La soluzione? Il Litio.
La batteria al litio è molto probabilmente quella più performante ed in grado di sopperire alla richiesta energetica dello smartphone. Queste batterie sono tuttavia considerate molto pericolose ed hanno generato, nel corso del tempo, non pochi danni alle persone. l litio è una sostanza che può rispondere molto violentemente, per cui spesso viene stabilizzato con conduttori liquidi. Ma, se la fascia protettrice viene meno allora la batteria si surriscalda e si rischiano eventi esterni come è capitato di recente a due donne: la 24enne inglese Dionne Baxter e la 31enne cinese Su Jing vittime di iPhone.
La Vicenda di Dionne Baxter: la donna si era addormentata accanto a sua figlia ed aveva riposto con sé il suo iPhone ancora in carica e adagiato sul materasso. Al mattino la donna ha trovato sul suo seno sinistro una bruciatura di 12 centimetri causata dal surriscaldamento dell’apparecchio durante la notte. Dionne ha raccontato ai medici in ospedale della sua paura di non poter allattare in futuro i suoi bambini. I medici hanno confermato alla donna che probabilmente quella bruciatura le provocherà una cicatrice permanente. Lato positivo? La bimba di Dionne non ha subito danni.
La vicenda di Su Jing: la donna della provincia di Hunan parlava da tempo al telefono col suo compagno quando ha avvertito un fastidio al volto e molto calore. Sul suo volto sono state provocate delle bruciature che a distanza di un mese sono ancora visibili.
Lo smartphone di Cupertino sembra essere fra quelli più pericolosi al momento e, mentre si parla di iPhone 6 bisogna ammettere che questi non sono gli unici danni provocati dal prodotto.
Si pensi a Jake Parker, 18 anni – inglese, che, addormentatosi con il suo iPhone appoggiato sul braccio si è svegliato con una larga bruciatura che ha provocato al ragazzo una cicatrice arrivata sino al muscolo.
Lo scorso Febbraio, invece, una ragazzina americana di 14 anni è finita all’ospedale con ustioni di secondo grado a coscia e schiena. Le era improvvisamente scoppiato lo smartphone.
Ci vorrebbe maggiore attenzione da parte delle case costruttrici e soprattutto maggiore informazione ai consumatori per evitare questi episodi, tuttavia, per esigenze di marketing molto spesso vengono tralasciate informazioni basilari. Qualche consiglio, dunque, lo diamo noi.
Come la stessa casa costruttrice afferma, sarebbe opportuno non sottoporre mai il dispositivo a temperature maggiori ai 45 gradi, non lasciare lo smartphone al sole e soprattutto se sotto carica, in tal caso sarebbe meglio spegnerlo.
Se lo smartphone si surriscalda mentre lo si utilizza è bene spegnerlo per qualche minuto, per evitare il surriscaldamento, inoltre, è bene limitare l’utilizzo del wi-fi, la connessione mobile ed il gps.
Se la temperatura dell’ iPhone o del prodotto Apple sta però aumentando ugualmente, bisogna provare a disabilitare il flash ausiliario della fotocamera, diminuire il segnale cellulare, la luminosità del display e, se è in carica, sospenderla.
E’ importante, inoltre, tenere sotto controllo le applicazioni installate, poiché alcune di queste possono richiedere un maggiore sforzo del processore e generare, dunque, il surriscaldamento del prodotto, in quel caso sarebbe meglio disinstallarle.