L’anomala situazione che l’Italia Settentrionale sta vivendo porta alla scoperto di un binomio inedito ovvero quello formato da Smart Working e Coronavirus. Per non perdere le preziose ore di lavoro, molti dipendenti ma anche liberi professionisti stanno svolgendo il proprio lavoro direttamente nelle loro mura domestiche.
Cos’è lo Smart Working
Quando parliamo di Smart Working ci si riferisce ad una particolare modalità di svolgimento della prestazione di lavoro secondo la quale il dipendente non è obbligato a svolgere il proprio lavoro necessariamente nella sede aziendale o in un’altra sede fissa stabilita nel contratto individuale di lavoro ma può lavorare tendenzialmente ovunque, purché esegua quanto gli compete e raggiunga, comunque, i risultati che l’azienda si attende dal suo lavoro.
Secondo la legislazione italiana in materia di Smart Working, questa è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato (sia che la persona sia alle dipendenze di un imprenditore privato oppure di una pubblica amministrazione) stabilita mediante accordo tra le parti.
Per creare ed iniziare lo smart working l’azienda ed il dipendente devono firmare uno specifico accordo in base al quale si stabilisce che la prestazione lavorativa viene svolta in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale.
Smart Working e Coronavirus, la situazione italiana
Per fare fronte all’emergenza legata al Coronavirus, soprattutto in nord Italia, il governo italiano ha deciso di modificare e semplificare le procedure relative allo Smart Working. Grazie alla procedura semplificata, l’azienda potrà disporre lo svolgimento del lavoro agile anche senza dover sottoscrivere un accordo scritto con il dipendente.
Dietro questa questa indubbia semplificazione, resta ferma la necessità di rispettare tutte le norme della legge 81/2017 che regolano lo Smart Working precedentemente viste come
orario di lavoro
diritto alla disconnessione
utilizzo degli strumenti telematici
esercizio del potere organizzativo e di controllo