Il progetto, promosso dal GAL Alto Casertano e finanziato dal PSR Campania 2007/2013, sarà presentato alla Stampa Venerdì 10 Gennaio
Slow Food Campania e Fondazione Slow Food per la Biodiversità realizzeranno nel territorio dell’Alto Casertano un Presidio della Biodiversità grazie alla intuizione del GAL che ha inserito nel proprio Piano di Sviluppo Locale una azione destinata a compiere uno studio efficace per l’individuazione di colture e allevamenti tradizionali a rischio di scomparsa e la selezione di microfiliere locali.Il GAL Alto Casertano ha deciso di sostenere l’attivazione di tale progetto utilizzando i fondi della Misura 412 del Piano di Sviluppo Locale (PSL) Alto Casertano “Giardino di Terra di Lavoro” (previste nel Programma di Sviluppo Rurale Campania -PSR- 2007/2013 – Asse 4 Approccio LEADER).
La Conferenza Stampa, che segnerà l’inizio delle attività , avrà luogo Venerdì 10 Gennaio 2014 alle ore 10,30 a Piedimonte Matese (Caserta) presso la Biblioteca Comunale “Aurora Sanseverino” in Via Enrico Caruso (alle spalle della Villa Comunale).
Tre commenti per i nastri di partenza:
Ercole de Cesare, Presidente del GAL Alto Casertano:  «Con la stipula della Convenzione tra Fondazione Slow Food per la Biodiversità , Slow Food Campania e GAL Alto Casertano si aggiunge un ulteriore tassello nel percorso di costruzione di una immagine condivisa e sostenibile dell’Alto Casertano. Il progetto proposto da Slow Food ci consentirà infatti di porre le premesse per il recupero della biodiversità locale e la diffusione nel territorio di tecniche di produzione agricola ed agroalimentare rispettose dell’ambiente».
Pietro Andrea Cappella, Coordinatore del GAL Alto Casertano:  «Il recupero della biodiversità locale ci consentirà di offrire un contributo decisivo all’autodeterminazione e allo sviluppo locale. Delle specie osservate e selezionate saranno redatti i disciplinari di produzione mediante i quali sarà verificata la fattibilità di attivare alcuni Presìdi Slow Food nell’area. Propulsori del progetto saranno le Condotte Slow Food Matese, Volturno e Massico e Roccamonfina, la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus e i tecnici individuati dal coordinamento regionale Slow Food Campania».
Gaetano Pascale, Presidente Slow Food Campania: «Il GAL Alto Casertano, promuovendo un’azione a tutela delle biodiversità , mostra di avere ben chiaro il fatto che il perseguimento di obiettivi specifici che abbiano interazioni positive con l’ambiente deriva non solo dalla presenza di aree naturali protette all’interno dell’area ma anche dalla presenza che l’ambiente, inteso nella più ampia accezione del termine, riveste in termini di caratteristica identificativa del territorio. Per questo l’intervento proposto da Slow Food pone l’accento sulla diffusione agli imprenditori agricoli di informazioni tese al rafforzamento delle competenze necessarie a cogliere le opportunità di diversificare le attività di impresa nel senso della valorizzazione delle biodiversità . Il progetto proposto intende attuare un’azione che vede al suo centro la salvaguardia e il sostegno della “famiglia agricola†all’interno del territorio, adoperandosi per qualificarne e aggiornarne le competenze. A tal proposito va ricordato che il 2014 è stato proclamato “Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare†dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite».