L’emergenza nazionale coronavirus ha cambiato in maniera forzata le abitudini di tutti gli italiani. Nessuno tra lavoratori, studenti e pensionati è rimasto fuori da questo radicale e repentino cambio di abitudini. Come fare dunque ad andare avanti, ad esempio, nel proprio lavoro oppure nei propri studi? Ebbene, sono le app o programmi come Skype che provano a dare un’alternativa contro il Coronavirus.
Skype e Coronavirus: l’alternativa per gli atenei e le scuole italiane
È passata oramai quasi una settimana dalla chiusura completa di scuole e università. Il timore del blocco delle lezioni, degli esami e delle sedute di laurea era troppo grande quindi si è passati al classico “Piano B”: Skype e Microsoft Teams. Questi due programmi di videoconferenze o più semplicemente di conferenze permette di creare stanze o “Team” all’interno dei quali il professore può tenere in diretta web una lezione, caricare materiale didattico o più semplicemente videochiamate per svolgere nella maniera più semplice e pratica possibile le sedute di esame e di laurea.
Processi al tempo del Covid-19
La Direzione per i sistemi informativi del ministero della Giustizia (Dgsia) ha realizzato il decreto che attua il Decreto-legge n. 11/2020, che disciplina lo svolgimento dei processi civile e penali all’epoca del coronavirus (non senza molte perplessità, da parte degli operatori). Le udienze penali si dovranno svolgere, ove possibile, utilizzando gli strumenti di videoconferenza già a disposizione degli uffici giudiziari e degli istituti penitenziari. In alternativa, potranno essere utilizzati i collegamenti da remoto (tramite le stesse piattaforme Skype Business e Teams), solo nel momento in cui non sia necessario garantire la fonia riservata tra la persona detenuta, internata o in stato di custodia cautelare ed il suo difensore.
La vita quotidiana davanti un PC
L’ingegno e la creatività portano dappertutto anche stando comodi sul divano di casa. È questa la basa per un’idea tanto semplice quanto ingegnosa, parliamo dell’iniziativa web #iobevoacasa. Quindi, visto che c’è il divieto di assembramento ma soprattutto è altamente consigliato di restare a casa perché non mettersi in contatto utilizzando Skype?