Sky, DAZN e Tim: tre realtà per capire come vedremo la prossima Serie A 2022-2023. A meno di un mese dall’inizio del campionato, però, continuano le trattative: ci saranno presto novità?
Sky, DAZN e Tim: lo status quo attuale
L’attuale situazione dietro i diritti di visione della Serie A sono tanto “semplici” quanto “complessi” da spiegare. Due anni fa sono scaduti i termini dei precedenti diritti televisivi del massimo campionato di Serie A che vedeva Sky essere l’unica emittente in grado di poter offrire la visione di sette delle dieci partite a giornata di Serie A.
Le altre tre erano in mano a DAZN che solo pochi anni prima aveva deciso di entrare prepotentemente nel nostro mercato dopo anni di consolidamento tra Spagna e Germania, soprattutto. Una situazione, però, destinata a cambiare presto.
Nel 2021, al tramonto del campionato di Serie A 2020-2021, ha inizio l’asta per i nuovi diritti televisivi per coprire il triennio 2021 – 2024. Sky presenta la sua offerta ma non vince il pacchetto più importante perché viene battuta dalla neonata coppia “DAZN-Tim”. Il colosso delle telecomunicazioni italiano decide a sorpresa di entrare nel vasto mondo del calcio italiano “allenandosi” con il maggior competitor di Sky: Dazn.
Attualmente, quindi, DAZN-Tim detiene i diritti televisivi della Serie A potendo trasmettere tutte le partite della Serie A mentre a Sky rimangono solo 3 partite a giornata. Questo è lo status quo attuale.
Problemi, problemi e… ancora problemi
Domanda sorge spontanea: se DAZN e Tim hanno vinto la gara, perché trovare un possibile accordo con Sky? Inutile nasconderlo ma l’accoppiata tra i due partner nella scorsa stagione non ha dato i frutti sperati. DAZN, infatti, non è riuscita a “trovare pace” nell’arco della scorsa stagione calcistica:
- Problemi di stabilità: ogni giornata di campionato vedeva sistematicamente almeno un numero abbastanza significativo di tifosi che lamentavano problemi di stabilità dello streaming con partite che si bloccavano dopo tot minuti di gioco inficiando così la fruibilità dell’evento
- Problemi di accesso: in due occasioni DAZN ha avuto grossi problemi nel far accedere i propri utenti all’app da qualsivoglia dispositivo. Nel mese di ottobre, infatti, la stessa DAZN ha dovuto rimborsare una mensilità ai propri utenti per il “danno subito”.
Alla ricerca di un accordo
I problemi di stabilità sono stati i più “gettonati” dai tifosi. Tante le proteste sui social per una situazione che non può essere ripetuta anche per la prossima stagione calcistica che è alle porte. Sky, Dazn e Tim, quindi, si sono messi al tavolo delle trattative per trovare una soluzione che possa soddisfare tutti.
Dazn potrebbe riportare i suoi canali sul decoder Sky per trasmettere qui le migliori partite della giornata così come avvenuto per lo scorso triennio quando sulla piattaforma satellitare di Sky erano apparsi i canali DAZN 1 e DAZN 2. Soprattutto potrebbe essere “ripreso” il modello che oggi troviamo negli abbonamenti per gli esercizi commerciali, dove il segnale Dazn arriva via satellite senza problemi nella connessione.
Sky in questo accordo non avrebbe, però, una sub-licenza dei diritti ma solo la possibilità di avere Dazn nella sua “offerta”. Resterebbero, quindi, i due abbonamenti separati con la risoluzione definitiva dei problemi di trasmissione. L’accordo porterebbe diversi milioni nelle casse di Dazn da Sky.
Allo stesso tempo, Tim sborserebbe a Dazn una cifra pari a 250 milioni di euro ovvero ben 90 in meno rispetto ai 340 accordati l’anno scorso. Tim, inoltre, rinuncerebbe all’esclusiva di Dazn.