Visto il continuo deterioramento della situazione in Siria, il Consiglio europeo ha prorogato le misure restrittive dell’UE nei confronti del regime siriano.
Un’altra persona è stata colpita da divieto di viaggio e blocco dei beni nell’UE. E’ un militare di alto rango ritenuto responsabile della repressione e delle violenze perpetrate contro la popolazione civile a Damasco e nella zona rurale di Damasco. Oltre 200 persone e 70 entità sono ora oggetto di sanzioni dell’UE in considerazione della repressione violenta contro la popolazione civile in Siria.
La decisione ha anche prorogato le sanzioni attuali, compreso l’embargo sul petrolio e le restrizioni su determinati investimenti fino al 1º giugno 2016.
Nel dicembre 2014 il Consiglio già aveva ribadito che l’UE avrebbe poseguito l’imposizione e l’applicazione di sanzioni nei confronti del regime e dei suoi sostenitori finché la repressione sarebbe continuata.
Per l’UE l’unica soluzione duratura al conflitto potrà nascere da un processo politico a guida siriana che conduca a una transizione. L’UE continua a incoraggiare tutti gli sforzi in tal senso.