(Adnkronos) – Almeno cinque razzi sono stati lanciati dalla città irachena di Zummar, a nord-ovest di Mosul nella provincia di Nineveh, verso una base militare americana nel nord-est della Siria. Lo hanno riferito fonti della sicurezza irachena alla Xinhua a condizione di anonimato.
Si tratta del primo attacco contro le forze americane dall’inizio di febbraio, quando i gruppi sostenuti dall’Iran in Iraq hanno fermato i loro attacchi contro le truppe americane. L’attacco è stato condotto il giorno dopo che il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani è tornato da una visita negli Stati Uniti dove ha incontrato il presidente americano Joe Biden.
In una nota stampa diffusa dalle forze di sicurezza irachene si legge che “elementi fuorilegge hanno colpito con razzi una base della coalizione internazionale nel cuore del territorio siriano intorno alle 21:50” ora locale. In seguito a questo attacco è stata avviata una “vasta operazione di ricerca e ispezione” per individuare gli autori dei lanci, si legge nel comunicato.
I gruppi armati iracheni hanno deciso di riprendere gli attacchi contro le forze statunitensi di stanza in Iraq dopo aver visto che, nonostante la visita del primo ministro iracheno a Washington, sono stati condotti pochi progressi per ottenere il ritiro delle truppe Usa.
Lo ha annunciato la milizia sciita Kataib Hezbollah spiegando che il lancio nelle scorse ore di razzi dal nord dell’Iraq contro una base che ospita truppe americane in Siria ”è solo l’inizio”. Fondata all’indomani dell’invasione dell’Iraq guidata dagli Stati Uniti nel 2003, Kataib Hezbollah è una delle fazioni armate irachene più vicine all’Iran.
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