(Adnkronos) – Jannik Sinner in finale agli US Open 2024. L’azzurro, numero 1 del mondo, batte in semifinale oggi 7 settembre l’inglese Jack Draper, testa di serie numero 5, per 7-5, 7-6 (7-3), 6-2 in 3h02′. Il 23enne altoatesino, per la prima volta in finale a New York, va a caccia del sesto titolo dell’anno e del sedicesimo della carriera. Sinner, nella sauna di Flushing Meadows, si conferma solidissimo anche in una giornata caratterizzata da qualche passaggio a vuoto.
Il miglior giocatore del mondo sbaglia più del solito (34 errori gratuiti) ma ha il merito di concedere pochissimo all’avversario-amico nei momenti chiave. Draper, arrivato in semifinale senza cedere un set, soffre il caldo e l’umidità: vomita più volte ma riesce a giocare alla pari per 2 set, tenendo botta anche quando lo scambio si allunga. L’inglese però incappa in una giornata nera al servizio (10 doppi falli) e dopo quasi 3 ore ha il serbatoio vuoto: bandiera bianca, Sinner domenica gioca per il titolo.
L’equilibrio regna fino al settimo game. Sinner alza il ritmo, Draper va fuori giri: l’inglese sbaglia e cede il servizio. L’allungo dell’azzurro, però, non si materializza. Il numero 1 incappa in un imprevedibile passaggio a vuoto: cede la battuta a zero (4-4) e si torna in parità dopo un paio di scossoni. Nell’undicesimo game c’è il meglio e il peggio di Draper. Due ace per rimanere a galla ma soprattutto 3 doppi falli che permettono a Sinner di sfruttare la terza palla break e mettere la freccia (6-5). Stavolta l’altoatesino blinda il break e chiude il primo set: 7-5 in 57′.
L’inglese accusa il colpo e sbanda in avvio di secondo set: Sinner si vede offrire subito 2 palle break ma non trova la soluzione vincente, Draper esce dalle sabbie mobili e evita di complicarsi subito la vita. Anche l’azzurro balbetta regalando una chance per il break con un doppio fallo e anche lui finisce per cavarsela (1-1) al termine di due laboriosi game che durano in totale 20 minuti.
Il mancino di Sutton flirta a ripetizione con i guai: una palla break concessa nel terzo game, un’altra nel quinto. Per sua fortuna, Sinner non trova il colpo decisivo e non spacca in due il set. Draper soffre il caldo, dà di stomaco, ma non molla la presa e l’epilogo della frazione viene delegato al tie-break, che non ha storia. L’azzurro, che sembra non risentire del problema al polso rimediato dopo un rocambolesco e spettacolare punto, nel nono game, finisce per sfondare contro un avversario in riserva: archivia il 7-3 e si porta avanti 2 set a zero dopo 2h25′. Draper prova a rimanere agganciato al match come un pugile che barcolla. Sinner tira dritto, vede il varco giusto nel sesto game e lo sfrutta: break, 4-2 e fuga fino al 6-2 che vale la vittoria e la qualificazione alla finale.
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