Si potrebbe definire una sorta di “super potere” che permette al sinesteta di associare lettere dell’alfabeto a particolari colori, di immaginare ed emozionarsi toccando una semplice superficie e tanto altro ancora.
Si tratta di interferenze sensoriali che rendono la persona affascinante e di singolare interesse, il fenomeno è spesso associato a particolari doti mnemoniche e a spiccate capacità artistiche. Pare, in effetti, frequentare gli ambienti creativi ed i loro protagonisti.
A livello fisiologico, la manifestazione non ha trovato ancora una spiegazione, le tesi più accreditate tendono a correlarla a cambiamenti nelle connessioni fra le aree cerebrali. Alcuni dati, inoltre, hanno dimostrato che un terzo dei soggetti sinestetici ha partenti con le stesse capacità, per cui si è plausibile pensare, altresì, ad una componente genetica.
Ma sinestetici si nasce o si diventa? In realtà siamo tutti potenzialmente sinestetici poiché il cervello umano è dotato di meccanisi che permettono la fusione dei sensi, meccanismi, che generalmente sono latenti ma che nel sinesteta si mostrano iperattivi.
Il fenomeno, inoltre, può essere temporaneamente indotto, come nel caso di assunzione di droghe o ipnosi A tal riguardo ad Amsterdam è stato condotto un esperimento volto ad indurre la grafema – colore, una tipologia di sinestesia che porta i soggetti ad associare numeri e lettere a colori specifici.
L’esperimento è stato condotto in due step su dei volontari non affetti dal fenomeno sinestetico.
In prima battuta, ai volontari è stato consegnato un testo destinato alla lettura dove le lettere e, t, a ed s erano colorate, mentre tutte le altre nere. I soggetti hanno letto il testo normalmente, imparando inconsciamente ad associare i colori alle rispettive lettere.
In un secondo momento sono stati distribuiti, agli stessi volontari, degli screenshot di lettere colorate ed è stato chiesto loro di dire di che colore si trattasse, le risposte sono arrivate dopo qualche incertezza quando il colore era diverso da quello associato alla stessa lettera durante il primo step.
Nella mente dei volontari si erano ottenute delle associazioni lettere –colori simili a quelle che si possono rilevare nei soggetti affetti da sinestesia.
Indotta o naturale, la sinestesia non è un fenomeno di facile gestione, talvolta può generare sensazioni piacevoli ma allo stesso tempo può rappresentare un fardello. Si pensi ad esempio alla sinestesia del tocco a specchio , descritta per la prima volta nel 2005. Le persone con questo tipo particolare di sinestesia sperimentano le più diverse sensazioni tattili quando osservano che altre persone vengono toccate. Essi sostengono di sperimentare la sensazione altrui, per questo il particolare fenomeno è spesso associato alla componente dell’individuo.