Artista internazionale, figura chiave nello sviluppo della performance dalla fine degli anni Cinquanta a oggi, Simone Forti emigrò a Los Angeles, con la sua famiglia originaria di Prato, nel 1938. A lei e alla sua opera seminale, dal 19 giugno al 29 agosto 2021 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci dedica la prima grande mostra in un museo italiano: Senza fretta a cura di Luca Lo Pinto ed Elena Magini. Senza fretta è stata concepita come un grande paesaggio, con uno speciale display progettato in stretta collaborazione con l’artista che mostra l’evoluzione naturale del suo lavoro con uno sguardo politico e personale al tempo stesso.
A partire dagli anni Sessanta Simone Forti ha portato avanti un lavoro pionieristico e sperimentale, che si fonda sull’esperienza del corpo come mezzo di conoscenza. La sua opera si è declinata attraverso una vasta gamma di media diversi, dalla pittura al disegno, dal video al suono, tuttavia l’espressione fisica praticata attraverso la danza, e in particolare la capacità di improvvisazione del corpo, costituisce la chiave fondamentale del suo lavoro.