Simone Cristicchi continua a stupire il pubblico teatrale con una nuova invenzione drammaturgica: una surreale favola metropolitana ricca di emozioni e poesia.
Cos’è che ci impedisce di spiccare il volo? Che senso ha la sofferenza? Cosa vuol dire la parola “amore”? Nello spettacolo “Manuale di Volo per Uomo“, Cristicchi interpreta Raffaello, un quarantenne rimasto bambino, che possiede dei poteri speciali: la sua mente fotografica è dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco i particolari, cose apparentemente insignificanti che nascondono un’infinita bellezza.
Nel racconto poetico e surreale del suo microcosmo, Raffaello descrive vicende minime ed universali, mettendo in scena davanti ad una madre ritrovata, il suo drammatico percorso di vita, sublimandolo attraverso la poesia, la tenerezza e l’arte . In una sorta di catarsi emotiva, si lascerà alle spalle le pesanti zavorre del passato, e comprenderà di aver costruito il suo personale “Manuale di Volo“.
Forse “volare” significa non sentirsi soli, avere il coraggio di buttarsi dentro la vita, mantenendo intatta la purezza del bambino dentro di noi.
E soprattutto non lasciarsi sfuggire la bellezza del mondo che ci circonda, perché “niente è più grande delle piccole cose!“