È stato siglato tra Manifatture Sigaro Toscano e il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo sen. Gian Marco Centinaio il protocollo di intesa programmatica per l’acquisto di tabacco Kentucky destinato alla produzione dei sigari a marchio Toscano. L’accordo, che copre sei anni – gli acquisti dal 2019 a tutto il 2024 – garantisce ogni anno l’acquisto di un minimo di 2.200 tonnellate di tabacco, per un valore di circa 15 milioni di euro annuali.
Sigaro Toscano: un accordo importante
“Questo accordo è un risultato importante, significa lavoro, tutela e sviluppo della filiera e dei territori coinvolti per i coltivatori” – ha dichiarato Stefano Mariotti, Amministratore Delegato di Manifatture Sigaro Toscano – “Acquistare tabacco italiano dà garanzia di volumi e qualità ai sigari Toscano e garantisce al settore un futuro sostenibile. La tutela della filiera è centrale nella nostra strategia, ringraziamo il Ministro Centinaio per la sensibilità nei confronti proprio di questo importante segmento produttivo del tabacco.”
Il protocollo prevede l’aggiornamento del disciplinare del tabacco e recepisce tutte le innovazioni tecnologiche e fitosanitarie intervenute negli ultimi anni. Il “Kentucky” è il tabacco a più alto valore unitario nella tabacchicoltura italiana e l’Italia è tra i primi produttori di tale varietà in Europa. MST, interlocutore principale dei coltivatori di tabacco Kentucky, assorbe oltre il 90% a valore dell’intero raccolto nazionale, e arriva quasi al 100% nel caso della foglia da fascia, la materia prima qualitativamente più pregiata della coltivazione.
Sigaro Toscano: un pezzo di storia italiana
“Garantire l’italianità di un prodotto – ha sottolineato il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, sen. Gian Marco Centinaio – è segno della storia stessa del nostro Paese e dell’eccellenza delle nostre aziende in tutto il mondo. Manifatture Sigaro Toscano è una di queste perché ha saputo trasformare nel tempo il valore artigiano tipico dell’Italia in una vera e propria cultura d’impresa. La tutela del Made in Italy passa anche da qui. Proseguiamo allora su questa strada intrapresa nel segno della sostenibilità e dell’innovazione per continuare a garantire posti di lavoro e investimenti.”