Il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali accoglie, in questi giorni, oltre cento scienziati ed esperti da tutto il mondo per il Workshop sulla sicurezza del volo e sui problemi connessi alla formazione del ghiaccio. Al workshop “Aircraft Certification in Icing Condition. New Requirements of the Means of Compliance” hanno aderito agenzie, centri di ricerca ed industrie aeronautiche tra le quali NASA, National Research Council of Canada, Federal Aviation Administration, European Aviation Safety Agency, Airbus, Boeing, Leonardo, Rolls Royce, Dassault, Bombardier, Commissione Europea, ONERA, DLR .
Sicurezza nel trasporto aereo: pericolo ghiaccio
La formazione del ghiaccio rappresenta, ancor’oggi, uno dei più rilevanti problemi in tema di sicurezza del trasporto aereo ed è quindi prioritario il confronto a livello internazionale sullo stato dell’arte delle tecnologie e degli strumenti di simulazione sperimentale e numerica per la certificazione dei velivoli nel rispetto delle nuove normative di “safety”. Nel corso delle diverse tavole rotonde sono emerse, a livello mondiale, capacità e limiti degli strumenti attualmente disponibili rispetto alle nuove normative per il volo in presenza di nuvole caratterizzate da ”gocce d’acqua” di grandi dimensioni e di cristalli di ghiaccio.
Com’è noto, il CIRA, in questo settore, è oggi riconosciuto internazionalmente quale centro di eccellenza sia per la presenza dell’Icing Wind Tunnel, uno dei più importanti impianti per prove in ghiaccio, che per una qualificata esperienza dei propri ricercatori nel settore scientifico relativo agli strumenti teorico-numerici. Da molti anni, il CIRA è presente sia in ambito europeo nei principali progetti di ricerca e di sviluppo tecnologico, che nel contesto internazionale con progetti di ricerca coordinata con NASA e NRC. L’evento di questi giorni (12,13 e 14 novembre) si inquadra nell’ambito delle molteplici iniziative lanciate nel 2018 dall’attuale management CIRA sui nuovi segmenti scientifico-disciplinari oggetto della proposta del Nuovo Programma Nazionale di Ricerca Aerospaziale: dallo sviluppo di innovativi sistemi di propulsione alla realizzazione di nuovi impianti, dal potenziamento delle attuali capacità di qualifica e test in campo aerospaziale alla realizzazione di facilities di simulazione per l’esplorazione di Marte, sino ai sistemi per il rientro planetario e a nuovi strumenti stratosferici di osservazione della terra.
Sicurezza nel trasporto aereo: il CIRA
Il CIRA è caratterizzato da un’elevata competitività dell’offerta scientifica e tecnologica e da impianti di test e qualifica aerospaziale riconosciuti a livello mondiale; peraltro, le attività di collaborazione con Enti di Ricerca, industrie ed agenzie spaziali internazionali prevedono un impegno continuo dei principali impianti sino al 2020. Anche nel 2018, gli impianti di test sono stati impegnati con intensi cicli di sperimentazioni con Nasa, Esa (Agenzia Spaziale Europea), Leonardo, Avic (Aviation Industry Corporation of China), Sierra Nevada Corporation e VKI (Von Karman Institute).
L’eccellenza scientifica e tecnologica di livello internazionale raggiunta dal CIRA non costituisce solo un’importante qualificazione scientifica ma ha anche impatto diretto sulla competitività dell’intero tessuto industriale (ed in particolare delle piccole e medie imprese). Il CIRA infatti, in linea con la propria vocazione statutaria, svolge un ruolo di facilitatore per le PMI alla partecipazione ai bandi di ricerca nazionali ed internazionali, agendo spesso anche attraverso un efficace filiera di trasferimento tecnologico.