Lui, genio allo stato puro, il dio del pallone, non il più grande calciatore di tutti i tempi ma l’incarnazione stessa del calcio. Sempre lui, una vita vissuta a mille preoccupandosi pochissimo di difendersi da quel sistema che gli si era costruito intorno suo malgrado e che lo stritolò trascinandolo dagli altari alla polvere, all’inferno della dipendenza e alle porte dalla dipartita da questa valle di lacrime.
Diego Armando Maradona non è più nemmeno un uomo ma una sorta di totem vivente.
Epiche, perciò, le sue battaglie e certamente ai primi posti quella con la odiata Equitalia, quella che ebbe l’ardire di pignorargli orecchino d’oro e monili vari ad uno sbarco in aeroporto in una delle sue venute in Italia, dopo aver abbandonato l’arte pedatoria, per quell’annosa e polverosa questione di tasse non pagate e obblighi non assolti, e ricorsi non presentati, e sanatorie non usufruite.
Sanguigno lo è sempre stato e non le mandò a dire all’agente delle tasse italiano, anzi si premurò di ricordare che quando si esce e piove, bisogna portare l’ombrello mimandone amabilmente il gesto esemplificativo anche in TV nazionale.
Ebbene, oggi un giudice tenta di restituire “la dignità perduta” ad Equitalia nella maniera più eclatante possibile. La Procura di Roma ha chiesto infatti il rinvio a giudizio nei confronti di Diego Maradona per l’accusa di diffamazione ai danni dell’ex presidente di Equitalia, Attilio Befera. All’ex calciatore viene contestato di avere fatto dichiarazioni nel 2012 in cui affermava di essere vittima di una strumentale persecuzione da parte di Equitalia.
Certo, quanto riportato, D10S lo disse e lo reiterò così come farebbe chiunque si ritenesse ingiustamente fatto oggetto di richieste esose. Del resto se questa è la via, e mai ci sentiremmo di smentire un magistrato nell’opera delle sue funzioni, ci permettiamo di far cenno solo ad un altro personaggio pubblico, tale Silvio Berlusconi da Arcore, che non solo il fumus persecutionis nei suoi riguardi lo ha sempre sbandierato ai quattro venti, ma vi ha addirittura costruito architravi di difese nei vari processi a cui si è dovuto sottoporre.
I soliti benpensanti sono liberi di esprimersi come vogliono, ognuno ci ricamerà su una bella disquisizione sociologica e qualcun altro ci troverà il modo di ficcarci pure Napoli in qualche modo (fa audience), ma una cosa è certa: anche se Diego Maradona si fosse macchiato del più orrendo dei delitti, non potranno mai demolire la sua figura dopo quanto ha mostrato sui verdi prati di tutti gli stadi del mondo; malgrado avvocati, procuratori, amici, mogli, fidanzate, fratelli parenti, affini e azzeccagarbugli di ogni specie che gli ronzano perennemente intorno.