Durante il lockdown l’artista Shlomo Harush – che in passato ha già collaborato con BUILDING – ha portato avanti nel suo studio a New York la creazione di una nuova opera: per la prima volta l’artista si è confrontato con un mezzo mai sperimentato prima d’ora, producendo un corpus inedito di video di animazione. Questa concomitanza di situazioni, seppur geograficamente distanti, ha permesso di mostrare e rafforzare la connessione fra la nuova ricerca dell’artista e quella di BUILDING. Con queste brevi animazioni, che insistono sulla ripetizione di un’azione semplice e talvolta astratta, Shlomo Harush riflette sul potenziale narrativo del digitale come modalità di condivisione immediata di un’intuizione, un sentimento o un attimo potenzialmente condivisibile. Lo spazio virtuale diventa piattaforma preferenziale per esplorare un nuovo modo di esibire e problematizzare le questioni dell’arte in un periodo controverso.
Il progetto speciale Segments by email è sia fisico che virtuale, visitabile nello spazio della galleria e esplorabile online. Una serie di video mostra incontri di figure umane e oggetti danzanti che si uniscono in un interno di linee confuse, geometrie variabili e astratte, come se qualcosa nel web succedesse e si perdesse a causa di un algoritmo che, in maniera autonoma, genera nuove forme e colori.
Con queste parole l’artista introduce il suo lavoro: “Ho creato questa nuova serie di opere durante la mia quarantena trascorsa nella città di New York. In un momento per tutti di profondo silenzio, ho pensato e sentito che la cosa giusta da fare era lavorare assecondando questo silenzio collettivo. Il mio lavoro si è dunque sviluppato attraverso l’idea e il senso della tridimensionalità, i video sono il risultato di un modo diverso di pensare alle mie sculture tradizionali, un modo che è stato suggerito dal silenzio di cui ho parlato. Di conseguenza ho realizzato queste brevi animazioni, che sono una combinazione tra le mie sculture e i miei disegni, e si adattano sia allo spazio della mostra reale che a quello virtuale. Sono immagini in movimento che possono diventare scultura, tornare disegno o pittura e dividersi ancora in frame e segmenti della composizione. È una mostra che può essere inviata via e-mail.”