L’UE è impegnata a portare avanti gli sforzi internazionali per l’alleviamento del debito dei paesi africani.
Oggi il Consiglio ha approvato una serie di conclusioni in risposta a una richiesta del Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre 2020 di preparare un approccio comune al riguardo.
Le conclusioni evidenziano l’aumento della vulnerabilità legata al debito nei paesi a basso reddito, in particolare in Africa, e sottolineano il sostegno dell’UE per un approccio internazionale coordinato agli sforzi per l’alleviamento del debito dei paesi africani.
Il Consiglio accoglie con favore l’iniziativa a favore della sospensione del servizio del debito (DSSI) promossa dal G20 e dal Club di Parigi, che offre una moratoria temporanea sul debito ai paesi più poveri per aiutarli a gestire il grave impatto della pandemia di COVID-19, e la sua proroga fino al 30 giugno 2021 con la possibilità di un’ulteriore proroga di sei mesi, e si impegna a dare piena e trasparente attuazione a tale iniziativa.
Il Consiglio riconosce inoltre che per i paesi con livelli di debito insostenibili potrebbe essere necessario un ulteriore alleviamento del debito. Plaude all’accordo del G20 su un “Quadro comune per il trattamento del debito al di là dell’iniziativa a favore di una sospensione del servizio del debito” in quanto rappresenta un importante passo avanti nell’architettura internazionale per la ristrutturazione del debito sovrano. In tale contesto, raccomanda di negoziare la ristrutturazione del debito ove necessario, caso per caso, assicurando nel contempo una forte condizionalità in materia di gestione delle finanze pubbliche, di quadri anticorruzione e di mobilitazione delle risorse interne nel contesto di un programma dell’FMI.
Il Consiglio rileva inoltre che la trasparenza del debito è fondamentale per valutare correttamente la sostenibilità del debito e la responsabilità dei governi debitori, nonché per consentire ai creditori e ai debitori di assumere decisioni informate nel contesto degli sforzi per l’alleviamento del debito. È del parere che pertanto tutti i dati relativi al debito pubblico dovrebbero pertanto essere divulgati e appoggia gli sforzi internazionali tesi a rafforzare la trasparenza del debito nei paesi a basso reddito.