E’ stato uno stillicidio nei giorni scorsi con anticipazioni e fughe di notizie, poi l’alta Corte ha reso noto il suo pronunciamento e ora il sindaco di Napoli fa sentire la sua voce.
“Dopo aver letto le anticipazioni di stampa leggiamo finalmente il provvedimento della Cassazione.
Sono assolutamente sereno e convinto di portare le ragioni che sono state ritenute fondate dal Tar e dal Consiglio di Stato anche davanti al giudice ordinario.
La Corte di Cassazione, infatti, riconosce che la potenziale lesione riguarda un diritto soggettivo del Sindaco quello dell’elettorato passivo che mi è stato sottratto per il periodo della sospensione.
Ecco perché dopo aver avuto ragione davanti alla Magistratura amministrativa sono convinto del fatto che la stessa Magistratura ordinaria non possa che riconoscere il mio diritto-dovere di governare fino alla fine del mio mandato sulla base della volontà popolare.
Dopo un periodo di sospensione ci sono stati provvedimenti molto chiari da parte dei massimi organi amministrativi e visto che la Corte costituzionale è fissata al 20 ottobre e che il danno che mi è stato creato con quel mese di sospensione è stato impagabile e molto grave perché mi ha tolto la possibilità di governare ed ha sottratto ai napoletani la possibilità di avere il proprio sindaco eletto, sono assolutamente persuaso che la magistratura ordinaria mi possa consentire di esercitare le mie funzioni fino alla fine del mandato.
Nel frattempo auspico che anche la magistratura penale, in appello, possa, al più presto, riconoscere la profonda ingiustizia che ho subito con la condanna di primo grado”