Venerdì 19, all’Università degli studi di Roma, convengo sulla copertura assicurativa per chi si sposta in bicicletta per recarsi a lavoro, mentre sabato 20, a Padova, incontro italo-olandese: ci si confronterà con il successo del modello “orange” in materia di biciclette. L’intero programma nazionale della Settimana Europea della Mobilità è denso di appuntamenti in ogni regione, ed è reperibile qui, mentre per dare uno sguardo alle linee tematiche dell’iniziativa a livello europeo questo è il riferimento ufficiale, in inglese.
Ma qual è la situazione dell’Italia in materia di mobilità sostenibile? E’ possibile dare uno sguardo ai dati pubblicati nel 2013 dall’Osservatorio mobilità sostenibile in Italia. L’indagine ha preso in esame 50 città italiane, evidenziando, come osservazione d’apertura, che l’indice di motorizzazione nel nostro Paese è in positivo solo in cinque città: Venezia, Salerno, Forlì, Catania e Potenza. In Italia, ci sono 61.6 veicoli ogni 100 abitanti, un dato più alto della media europea di 47.7 ogni 100.
Naturalmente, un indice di motorizzazione più significativo del resto d’Europa è dovuto anche ad una rete di trasporti nel complesso da migliorare, la cui efficienza varia molto da città a città. Milano, ad esempio, che guida la classifica delle città meglio servite dai trasporti pubblici, offre 14mila posti per km/abitanti, contro i circa 8.300 di Roma e i 3.800 di Napoli.
Molto differente a seconda della città è anche la presenza di corsie ciclabili: Modena ad esempio ha quasi 12 km ogni 10mila abitanti, Parma circa 6, Torino 2, Genova quasi nessuno. Infine, bike sharing e car sharing sono due fenomeni in notevole aumento. Secondo i dati Istat, al 2012 erano 19 le città che offrivano un servizio di car sharing, 58 di bike sharing.