Grande successo di pubblico per la mostra della VII edizione di “Sette opere per la Misericordia” in corso a Napoli nel Palazzo dell’antica istituzione di via Tribunali, il Pio Monte della Misericordia. L’esposizione (la cui chiusura era inizialmente prevista per il 13 novembre) è stata prorogata a lunedì 20 gennaio 2025 e proseguirà con un allestimento presso le sale della Quadreria al primo piano del Palazzo, consentendo al pubblico che lo desidera, e che non ha ancora avuto modo di farlo, di poter ammirare i lavori di sette grandi artisti internazionali ispirati al tema della “misericordia”.
Sette opere per la Misericordia, cos’è?
Le opere in mostra sono di Beatrice Caracciolo, Edgar Honetschläger, Andrew Huston, Mariko Mori, Carsten Nicolai, Serena Scapagnini e Juergen Teller, artisti che hanno donato una propria creazione per l’iniziativa, entrando così a far parte della collezione di arte contemporanea del Pio Monte della Misericordia. Ognuno di loro, nella tecnica espressiva che sente propria, da carboncino e pigmenti su carta a olio su tela, da stampa giclée a tecniche miste, contribuisce con la propria donazione a far conoscere l’operato del Pio Monte della Misericordia, che ha sempre avuto, sin dalla sua nascita, un’intima sintonia con l’arte.
Sette opere, sette progetti
“Sette opere per la Misericordia” è un progetto, ideato e istituito dal 2011 da Maria Grazia Leonetti Rodinò, storica dell’arte e già Governatore ai Beni Culturali ed Artistici del Pio Monte, e curato da Mario Codognato, con l’obbiettivo di rinnovare la missione culturale e sociale dell’ente secolare anche attraverso l’arte contemporanea. Il titolo dell’iniziativa trae il suo nome dal capolavoro di Caravaggio commissionato e custodito presso la splendida Chiesa del Pio Monte sull’Altare Maggiore.
L’idea che sostiene l’intera iniziativa è proseguire nel percorso tracciato dai fondatori del Monte, consolidando la relazione con gli artisti contemporanei, proprio come avveniva quattro secoli fa con Caravaggio, Battistello Caracciolo e altri maestri dell’epoca.
Gli artisti
Beatrice Caracciolo prende le mosse da temi e capolavori pittorici del passato. Nell’opera Caravaggio II, omaggio alle Sette Opere di Misericordia, l’artista fa emergere la gravità violata da una voragine di chiaroscuri fluttuanti e quasi divorati dalla tela. Mentre Edgar Honetschläger nel suo Michelangelo Caravaggio ritrae una sedia, architettura pittorica di anime vicine e lontane, in una sorta di gioco che trasforma le immagini che vagano nello spazio grezzo delle tele e da cui scaturisce una sequenza di rebus sulla psiche umana. Ancora, il conflitto in Ucraina ispira la donazione dell’opera al Pio Monte da parte di Andrew Huston Crossroads Malevich.
La sua croce è un omaggio/confronto con il celebre dipinto dell’artista ucraino Kazimir Malevich ed evoca le asperità della guerra. L’opera della giapponese Mariko Mori, Primal Energy, è un simbolo di gratitudine verso gli ecosistemi e le risorse naturali presenti in tutto il mondo: una preghiera di pace e di armonia, che ricorda come ogni essere vivente esiste per custodire i tesori della Terra. Il lavoro di Carsten Nicolai, invece, esamina e sovverte le connessioni tra visione, suono, architettura, scienza e tecnologia e usa degli specchi come simboli di autoriflessione e di ricerca della verità interiore.
Simboli e anime
Guardando il proprio riflesso, le persone sono incoraggiate a esaminare la propria anima, i propri sogni, il proprio legame con l’universo e il mondo circostante. L’opera di Serena Scapagnini ricade nell’ambito di un progetto di ricerca dedicato ai processi sinaptici ed ai meccanismi della memoria.
In Hemisperes #2 la ramificazione neuronale si ispira ai tessuti cerebrali viventi e si fa simbolo del protendersi del pensiero verso un istante di trascendenza. Juergen Teller infine con la sua fotografia Jurgaičiai No.74, Lithuania ritrae la famigerata Collina delle Croci, luogo di pellegrinaggio e di turismo in Lituania, nato dopo l’insurrezione di novembre del 1830-31. La risposta intima di Teller a questo luogo di memoria, che ha assunto un significato personale più profondo.
Immagine di copertina: Pio Monte della Misericordia