Un servizio di psicologia nuovo è attivo nella città di Torino ma non solo. Rete Dora, è questo il suo nome, fornisce aiuto, infatti, anche a distanza. Ma facciamo un passo alla volta. La salute mentale sta incassando un’attenzione sempre maggiore. Se ne parla da anni anche se con scarso successo, poi la pandemia con il suo carico di angosce e restrizioni, ha un po’ sdoganato l’argomento. Così le iniziative per fornire sostegno psicologico si sono moltiplicate anche con servizi a distanza. Associazioni private e strutture pubbliche hanno attivato una serie di servizi anche in rete tra loro.
Servizio psicologia: cos’è Rete Dora
Questo è ciò che accade, come dicevamo, con Rete Dora. Nato all’interno del progetto “Le R/E.T.I. Che Curano”, il progetto rappresenta un esempio di sinergia tra ambito pubblico e sfera privata. Tra i promotori, infatti, figurano ALMM (Associazione Lotta contro le Malattie Mentali), Arcobaleno, Casa Bordino e DIAPSI Piemonte con la collaborazione dell’agenzia creativa Serotonina, Cooperativa Progetto Muret, Acli Torino, Comune di Torino – Divisione Servizi Sociali, Socio Sanitari, Abitativi e Lavoro, e il Dipartimento di Salute Mentale Asl Città di Torino dell’area Nord-Est. Il progetto, inoltre, si è avvalso del contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Salute, effetto comune”. I servizi sono rivolti a persone con disagio psichico di età compresa tra i 18 e i 30 anni.
Attraverso la piattaforma semplice e intuitiva possono trovare uno spazio di ascolto accogliente e multicanale. Si può, infatti, scegliere tra colloqui a distanza e in presenza. I professionisti sono tutti regolarmente iscritti all’Ordine degli Psicologi. La modalità web consente di raggiungere una platea più giovane, più portata verso le nuove tecnologie, e più vasta rispetto ai confini della città di Torino. Come accedere ai servizi offerti da Rete Dora ce lo spiega Alessia Vaduano, psicologa e membro del Consiglio direttivo dell’ALMM.
In copertina foto di Wokandapix da Pixabay