Il servizio militare obbligatorio in Italia ha una storia lunga e complessa, con momenti chiave che hanno segnato la sua evoluzione fino alla sospensione definitiva. Ecco una panoramica storica:
Istituzione del servizio militare obbligatorio
Regno di Sardegna (1861)
Il servizio militare obbligatorio fu introdotto nel Regno di Sardegna nel 1861, con l’unificazione d’Italia, e divenne obbligatorio per tutti i cittadini maschi. Questo modello fu esteso all’intera Italia dopo l’unificazione del paese.
Legge del 1875
Con la legge del 1875, l’obbligo di leva divenne più strutturato, stabilendo che tutti i cittadini maschi avrebbero dovuto prestare servizio per un periodo di tempo determinato.
Servizio militare obbligatorio. Periodi di modifica e sospensione
Legge del 1910: La durata del servizio militare, fissata a due anni per l’esercito e tre anni per la marina. Durante la Prima Guerra Mondiale, la leva fu estesa a tutti gli uomini idonei di età compresa tra i 18 e i 45 anni.
Seconda Guerra Mondiale e periodo post-bellico: Anche durante la Seconda Guerra Mondiale, il servizio militare obbligatorio fu mantenuto. Nel dopoguerra, nonostante la fine delle ostilità, la leva obbligatoria continuò a essere una pratica standard.
Riforma del 1997
Negli anni ’90, con la fine della Guerra Fredda e la riduzione delle tensioni internazionali, cominciò un dibattito sulla necessità del servizio militare obbligatorio. Nel 1997 fu varata una riforma che prevedeva la progressiva riduzione del numero di reclute.
Sospensione (2004)
Il servizio militare obbligatorio è ufficialmente sospeso con la legge n. 226 del 23 agosto 2004, a partire dal 1° gennaio 2005. Da quel momento, l’Italia passò a un esercito di volontari.
Servizio militare obbligatorio. Casi di nonnismo e suicidi in caserma
Il “nonnismo” (la pratica di abusi e vessazioni perpetrati dai soldati anziani ai danni dei nuovi reclutati) è stato un problema significativo per il servizio militare italiano. Alcuni casi eclatanti includono:
Caso di Emanuele Scieri (1999)
Uno dei casi più noti fu quello di Emanuele Scieri, un giovane avvocato e paracadutista di leva trovato morto il 16 agosto 1999 nella caserma “Gamerra” di Pisa. La sua morte, inizialmente archiviata come suicidio, ma le indagini successive rivelarono possibili collegamenti con episodi di nonnismo.
Altri episodi di nonnismo
Diversi altri episodi di abusi e violenze all’interno delle caserme avvennero durante gli anni, creando una forte pressione pubblica e politica per affrontare il problema e migliorare le condizioni dei soldati di leva.
Suicidi
Oltre al caso di Scieri, ci sono stati numerosi casi di suicidi tra i giovani soldati, spesso legati a condizioni di vita difficili e allo stress del servizio militare. Questi incidenti hanno sollevato preoccupazioni sulla gestione dei giovani reclutati e sulle pratiche all’interno delle caserme.
La sospensione del servizio militare obbligatorio ha portato alla trasformazione dell’esercito italiano in una forza professionale, riducendo significativamente i casi di nonnismo e migliorando le condizioni di servizio.
Foto da Depositphotos