ASC Aps, la più grande associazione di scopo italiana dedicata esclusivamente al servizio civile nazionale, presenta anche quest’anno alcuni focus dal rapporto di monitoraggio curato da Elisa Simsig, sui giovani che stanno partecipando ai progetti di servizio civile messi a bando nel 2020 dalle associazioni aderenti.
PREMESSA: In totale per il 2020 sono stati messi a bando 46.891 posti di servizio civile per i quali sono state presentate oltre 121.000 domande.
ASC Aps ha partecipato al bando ordinario di Servizio Civile Nazionale del 2020 offrendo ai volontari 2.673 posti di servizio civile per o quali sono state presentate 7.570 domande. Dopo le selezioni, i giovani hanno avviato la loro esperienza il 25 maggio 2021. Come avviene dal 2009, alla fine del secondo mese di servizio, i giovani partecipano al primo dei tre step compilando un questionario su una piattaforma dedicata.
I giovani volontari in SCU sono in maggioranza femmine: 65%.
Sono in generale con un buon livello di scolarizzazione: 39% è laureato, 56% è diplomato, 5% possiede la licenza media.
I volontari sono in prevalenza studenti (41%) o senza lavoro (il 22% in cerca di prima occupazione, il 13% disoccupati); tra quelli che lavorano, corrispondenti a circa un quarto dei giovani, una larga maggioranza svolge lavori saltuari.
La maggioranza di chi partecipa al servizio civile, il 57%, ha esperienza di attività di volontariato; gli altri, che comunque rappresentano una buona quota, ne sono digiuni.
Perché scelgono il servizio civile?
Ormai stabilmente negli anni, le motivazioni rimangono le stesse:
21% cerca un percorso di crescita personale;
14% ricerca nuove esperienze;
14% lo sceglie per entrare nel mondo del lavoro;
13% vuole approfondire la formazione;
12% vuole guadagnare qualcosa;
7% per fare quello che piace;
5% per mettersi alla prova.
Infine il dato probabilmente più significativo: alla domanda ‘Secondo te il servizio civile dovrebbe essere obbligatorio o volontario?’ ha risposto ‘volontario’ il 92% degli operatori in servizio.
I dati si confermano simili in tutti i 12 monitoraggi, fatti a cadenza annuale dal 2009: le ragioni di crescita personale ed altruistiche superano di gran lunga quelle utilitaristiche, legate al compenso e al desiderio di entrare nel mondo del lavoro.
Infine il grado di soddisfazione: i giovani volontari, a due mesi dall’inizio sono molto soddisfatti dell’esperienza, cui danno il voto 8,0 anche in questo caso a conferma di quanto rilevato ogni anno dal 2009.