Il 2022 della Serie A è iniziato con una grossa ondata di contagi da Covid, proprio per questo è stato approntato un nuovo (ennesimo) protocollo. L’obiettivo è uno solo:
La “debacle” del ritorno dalle vacanze invernali
Come siamo arrivati a questo punto? Il nuovo protocollo passa dietro due grossi avvenimenti: il largo numero di partite rimandate nella giornata di campionato che si è svolta il 6 Gennaio e il protocollo che la Lega di Serie A aveva immediatamente approvato dopo i fatti di questa appena conclusasi “tornata” di partite.
Partiamo dal 6 Gennaio. La ventesima giornata di campionato ha portato alla sospensione di ben quattro gare:
- Bologna – Inter
- Salernitana – Venezia
- Fiorentina – Udinese
- Atalanta – Torino
Quattro gare sospese causa provvedimenti della ASL che ha messo in quarantena tutti i giocatori e lo staff tecnico di Bologna, Salernitana, Udinese e Torino. Il problema per la Serie A non era, però, la condizione dei giocatori ma di fermare i provvedimenti delle ASL regionali che stavano “fermando” il campionato.
Beppe Marotta – Ad Inter F.C
“Limiterei la competenza delle Asl… In questo momento siamo in una situazione in cui le Asl decidono autonomamente e causano delle anomalie”
Il “vecchio” protocollo
Insomma, una situazione “paradossale” dove la Lega di Serie A ha iniziato a trovare nuovi metodi per limitare chi in Italia si occupa della salute pubblica. Proprio per questo motivo, in fretta e furia, è stato approvato un protocollo in grado di “garantire” il proseguimento del massimo campionato calcistico italiano:
- qualora uno o più calciatori dello stesso Club risultassero positivi al virus SARS-CoV-2 la gara sarà disputata, secondo il calendario di ciascuna competizione purché il Club in questione abbia almeno tredici calciatori (di cui almeno un portiere) tra quelli iscritti nelle rose della Prima Squadra e della formazione Primavera nati entro il 31 dicembre 2003, risultati negativi ai test entro il termine del punto 4
- qualora il Club non disponga del numero minimo di calciatori di cui al punto 1. la Lega, delibererà di conseguenza
- qualora il Club sia in grado di disporre del suddetto numero minimo di calciatori e comunque non presenti in campo la squadra, subirà le sanzioni previste dall’articolo 53 delle N.OLF
- ciascun Club, ai fini dell’applicazione delle norme di cui ai punti 1. 3 dovrà inviare a mezzo pec alla Lega Nazionale Professionisti Serie A la documentazione comprovante le riscontrate positività entro la mezzanotte del giorno precedente il giorno di gara.
Come proseguirà il 2022 della Serie A, il nuovo protocollo Covid
nuovo protocollo che mira a ridurre il numero di partite saltate visto un calendario molto fitto; l’accordo arrivato dopo la Conferenza stato-Regioni riguarda la quarantena che sarà soft, permettendo ai contatti stretti dei positivi di continuare ad allenarsi e di giocare le partite. Di notevole importanza è la decisione che, se una squadra dovesse raggiungere la soglia fissata al 35% di positività, la partita verrà rinviata (per una rosa di 33 calciatori, fino a 11 casi di positività si gioca – con 12 non più).
Le nuove norme sono decise da Valentina Vezzali (sottosegretaria allo sport), Maria Stella Gelmini e Roberto Speranza insieme a Giovanni Malagò (Presidente del Coni) e il numero uno della Federazione Medico-Sportiva, Maurizio Casasco.