Fedele alle sue storiche mission – coniugare i grandi nomi della scena internazionale con il mondo della fotografia amatoriale, promuovere i giovani di talento, dialogare con il pubblico più eterogeneo – l’edizione 2017 di Seravezza Fotografia ha come ospite d’onore la fotografa torinese Giorgia Fiorio presenta al piano nobile di Palazzo Mediceo una selezione di immagini dal progetto “Il Dono”, realizzato nell’arco di nove anni indagando la relazione tra l’individuo e il sacro attraverso i più antichi rituali della storia umana.
Un lungo lavoro di ricerca e documentazione svolto con trentotto missioni in trenta diversi paesi del mondo che, per qualità dell’immagine e importanza della ricerca antropologica, ha avuto il patrocinio dell’Unesco. Proposta da Fondazione di Venezia, curata da Denis Curti e progettata con Gabriel Bauret, la mostra propone immagini realizzate esclusivamente in pellicola bianco e nero su negativo medio formato e stampate dall’autrice. Nell’ambito della rassegna si tiene “RAM – Reflexions Masterclass Advance”, seminario internazionale di fotografia contemporanea fondato nel 2012 da Giorgia Fiorio che accoglie quest’anno dodici artisti alumni e tre visiting students sunomination dello Studio Marganoni.
A Palazzo Mediceo si terrà un incontro con Giorgia Fiorio, Giovanna Calvenzi e gli artisti del seminario sul tema “Visione; Immaginazione; Espressione: cos’è diventata la fotografia del nostro tempo?” che prevede un colloquio aperto al pubblico, su riservazione fino ad esaurimento posti.
Le Scuderie Granducali, sempre nell’Area Medicea di Seravezza, ospitano in parallelo le mostre “B&W: l’amore per la pellicola” di Ken Gerhardt, “Sporting Marble” e “Strike” di Lucio Trizzino. La prima riunisce sotto un unico titolo e con la matrice univoca del bianco e nero, gli scatti che il fotografo originario di Città del Capo ha realizzato (e tuttora sta sviluppando) nell’ambito di quattro diversi progetti artistici: “Film Revisited”, “Gates ‘n Fences”, “The Garden Path” e “Off the rails”. La seconda è invece una collettiva di matrice locale e con finalità benefiche (a favore della ricerca contro la distrofia muscolare) che nasce dall’idea di legare la tradizione artistica dell’area apuo-versiliese con lo sport. Nella terza il fotografo siciliano Trizzino condensa il meglio di tre suoi progetti – “Luogo di luoghi comuni”, “Sciopero”, “Ansietà” – centrati sull’umanità contemporanea.
Completano il cartellone le mostre “Untitled (intro)” di Stefano Viti presso la galleria La Seravezziana di Seravezza, la collettiva “Space Earth – Satellite Photography” che per la prima volta riunisce sei dei maggiori artisti di fotografia satellitare di livello internazionale presso la galleria La Bottega di Marina di Pietrasanta e le esposizioni di due promettenti fotografe italiane presso il Palazzo Civico di Querceta: “Ogni io che sei” di Francesca Marrai e “Sur/Real” di Erika Zolli (24 marzo-17 aprile).
Infine, nel programma figurano la proiezione di audiovisivi amatoriali “Il Cammino della Speranza – Religioni nel Mondo”, a cura di Carlo Ciappi e Lorenzo De Francesco, alla Casa dei Giovani di Querceta, la sesta edizione del Premio Terre Medicee per il miglior portfolio fotografico – con letture pubbliche dei portfolio a cura di Carlo Ciappi e Marcello Ricci della FIAF – e il workshop di Lucio Trizzino dedicato all’essenza della fotografia nella realtà e alla sua estensione narrativa, costituito da due lectio magistralis su “Vedere la fotografia nella realtà” e “Realizzare libri di fotografia”.