Il parco divertimenti doveva sorgere a Bagnoli Irpino, nei pressi dell’Altipiano del Laceno
Un parco giochi abusivo, totalmente privo di concessioni edilizie. Lo hanno scoperto i Carabinieri della Compagnia di Montella, nel corso di ispezioni contro il lavoro nero e l’abusivismo edilizio. La struttura era stata allestita nelle zone protette dall’Alta Irpinia che fanno parte del patrimonio naturale del Parco dei Monti Picentini. Il parco divertimenti doveva sorgere a Bagnoli Irpino, nei pressi dell’Altipiano del Laceno, localita’ turistica frequentata ogni fine settimana da migliaia di turisti, in un’area di terreno non edificabile di oltre 2000 mq, ora posta sotto sequestro. Gia’ realizzata una piscina in cemento profonda circa due metri e di oltre 250 mq di superfice completa di scivoli, trampolini, sdraio; pronti anche due fabbricati per circa 300mq adibiti a cabine e spogliatoi; due grosse strutture costruite a forma di torri medievali, con tanto di ponte levatoio, passaggi segreti, passerelle e mura merlate; tre infrastrutture su una base in cemento per oltre 200mq adibite a chiosco, ufficio informazioni e deposito. Il tutto realizzato in totale inosservanza della normativa sulla sicurezza (L.626/94) e con materiale pericoloso ed altamente infiammabile( legno e bitume). Ma la cosa piu’ grave – riferisce un comunicato dei Carabinieri – e’ stato constatare che l’impianto di depurazione della struttura nonche’ tutte le condotte per le acque reflue scaricavano direttamente ed in spregio della normativa ambientale in un torrente che scorre vicini all’area sequestrata. Dalle informazioni acquisite, i Carabinieri di Montella sono risaliti sia ai proprietari che all’impresa edile impegnata nei lavori ed hanno accertato che si trattava di napoletani con l’intenzione di creare un area relax per i vacanzieri del fine settimana, con un ristorante e un parco giochi per bambini. Le persone responsabili degli abusi edilizi sono state denunciate per scarico abusivo di acque reflue e per aver realizzato gli abusi edilizi. Le costruzioni abusive, per un valore complessivo di oltre 800mila euro, sono state sottoposte a sequestro a disposizione della magistratura. Le indagini sono condotte in collaborazione con i magistrati della Procura di Sant’Angelo dei Lombardi, coordinati dal Procuratore Capo Antonio Guerriero.