Gli incontri, che proseguiranno il 25 febbraio (L’informatica al servizio della ricerca) e il 25 marzo (La letteratura e i poli bibliografici), prevedono brevi interventi da parte di giovani laureati e dottorandi, come punto di partenza per più generali riflessioni metodologiche.
L’iniziativa, rivolta a giovani studiosi impegnati in ricerche di ambito critico-letterario, nasce dalla volontà di proporre il tema della ricerca umanistica come libera formazione della nostra coscienza critica. Da qui l’esigenza di coinvolgere studiosi in formazione, i quali intendano confrontarsi e discutere sulle questioni relative alle loro indagini.
“I seminari – afferma Caputo – si soffermeranno sui nodi critici della ricerca umanistica (biblioteche, archivi, ausili bibliografici e informatici) con l’obiettivo di dare vita a una sorta di laboratorio, dove poter ‘condividere’ i propri studi e il loro avanzamento nella consapevolezza che il dialogo (il ‘ragionare’) sia una delle forme più alte di conoscenza. Si tratta, insomma, di imparare a usare i ‘ferri del mestiere’, riflettendo sulla letteratura e condividendo problemi, questioni e impostazioni”.