Il nuovo anno è iniziato in modo frenetico per i ‘guardiani delle sentinelle’, il team di tecnici e ricercatori incaricato di gestire il complesso programma di osservazione terrestre Copernicus.
Progetto che è arrivato, all’inizio di questo 2017, a un momento cruciale: è stato infatti fissato per il 7 marzo il lancio diSentinel-2B, fiore all’occhiello dell’ESA destinato a raccogliere le più dettagliate immagini mai ottenute della vegetazione terrestre.
Dalle foreste ai ghiacciai, dai campi coltivati fino ad arrivare al dettaglio delle singole foglie: Sentinel-2B effettuerà direttamente dallo spazio un monitoraggio costante dello stato di salute del nostro pianeta.
Offrendo per la prima volta al programma Copernicus una visione della Terra a colori e in altissima definizione, il nuovo satellite combinerà la tecnologia high-res con nuove capacità di osservazione multispettrale in 13 diverse lunghezze d’onda.
Lo scorso anno la sentinella ha superato tutti i test all’European Space Research and Technology Centre (Estec) dell’ESA a Noordwijk, in Olanda.
Pochi giorni dopo capodanno è stata quindi trasferita nellaGuyana francese, dove è arrivata sana e salva il 5 gennaio (immagine a destra) e sarà sottoposta alle ultime verifiche prima del lancio.
Infine Sentinel-2B lascerà il 7 marzo lo spazioporto diKourou, a bordo di un razzo Vega, per raggiungere in orbita la ‘sorella’ Sentinel-2A, già al lavoro da giugno 2015.
“Entrambi i satelliti – spiega Josef Aschbacher, Direttore dell’Earth Observation Programme dell’ESA – coprono una zona di 290 chilometri di ampiezza e orbitano a 180°: quindi non appena Sentinel-2B diventerà operativa il tempo impiegato a scattare immagini del globo sarà dimezzato, arrivando a soli cinque giorni.”
Oltre a monitorare le zone verdi della Terra, la coppia di Sentinel-2 fornirà anche preziose informazioni sull’inquinamento dei laghi e dei mari vicino alle coste.
Aumentano così i potenti ‘occhi’ europei puntati sul nostro pianeta, che può già contare sulla famiglia Sentinel-1 (usata per l’osservazione radar) e sul primo satellite della famiglia Sentinel-3, (per il monitoraggio oceanografico).
Altre tre famiglie di sentinelle sono inoltre previste dal programma Copernicus nei prossimi cinque anni: i Sentinel-4, di tipo geostazionario, monitoreranno le componenti atmosferiche; i Sentinel-5, satelliti a bassa orbita, osserveranno la composizione chimica dell’atmosfera; i Sentinel-6 studieranno le superfici dei mari e degli oceani a fini climatologici.