“Lavorare bene significa vivere bene”: con queste parole Tommaso d’Aquino definisce una voce verbale attuale e relazionata al desiderio sempre più incessante dei professionisti di abbandonare l’ufficio per proseguire la carriera professionale all’interno delle mura domestiche.
Le prime conferme a riguardo giungono da Harvard Business Review, secondo cui 6 americani su 10 (65%) vogliono lavorare interamente da remoto, rifiutando categoricamente il rientro in ufficio. Sulla stessa lunghezza d’onda si conferma anche il portale HR Dive: stando a quanto indicato dal website made in the USA il 62% dei collaboratori ha espresso il desiderio di proseguire con lo smartworking. La situazione non cambia in Europa: secondo Employee Benefits, infatti, nel Regno Unito addirittura 8 professionisti su 10 (78%) cambierebbe lavoro nel caso in cui venisse loro offerto di lavorare interamente da remoto.
Gianmaria Monteleone, founder di Senso e Younitestars
Dalla realizzazione di uffici a misura di relazione all’installazione di strategie meccaniche per la purificazione dell’aria, dalla creazione di “ambienti salutogenici” all’introduzione di yoga rooms fino al cambio colore delle pareti: ecco alcune delle iniziative più sorprendenti attuate dalle imprese per ridisegnare i propri workplace e promuovere così il rientro in ufficio dei singoli collaboratori. “Rivisitare gli spazi del nostro headquarter sarà di fondamentale importanza per il benessere dei nostri operativi e, di conseguenza, per la nostra crescita economica e produttiva”
E in Italia? Lo smartworking a tempo pieno è la scelta ideale per il 23% dei professionisti del Bel Paese.
Dipendenti: nuovi scenari
All’interno di questo scenario globale sorge quindi una domanda spontanea: come possono muoversi i leader d’azienda per promuovere il back to office? Secondo gli esperti la risposta è la “new workplace culture”: si tratta dell’insieme di iniziative introdotte dai datori di lavoro per disegnare nuovi ed ingaggianti uffici che possano risvegliare la gioia dei dipendenti.
I primi spunti in merito arrivano da un ulteriore approfondimento realizzato da Harvard Business Review: in questo caso specifico si parla di una riduzione dello spazio sulla scrivania del 40% e di planimetrie interamente riviste al fine di realizzare ambienti “team oriented”, ovvero luoghi utili a favorire l’interazione e la condivisione tra i dipendenti. In questo modo è possibile equilibrare nel miglior modo possibile i carichi di lavoro, alternando le mansioni individuali a quelle di gruppo in lassi di tempo relativamente brevi.
Questo è ciò che emerge da una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per Senso.
Esperienze concrete
“Gli eventi globali hanno rivisitato il mondo del lavoro, allontanando sempre di più i professionisti dai singoli uffici – afferma Gianmaria Monteleone, CEO e founder di Senso e Younitestars – Per limitare al minimo questa dinamica, abbiamo deciso di progettare i nostri uffici in modo tale da realizzare veri e propri spazi a misura di relazione.
Ciò vuol dire che i professionisti hanno la possibilità di confrontarsi con i propri colleghi nella forma più immediata possibile. Riducendo così le tempistiche di realizzazione dei progetti e di perfezionamento dei prodotti. Questo cambiamento ha preso forma grazie all’adesione all’undicesima Design Marathon tenutasi presso la NABA, Nuova Accademia di Belle Arti. Gli studenti dell’università milanese sono scesi in campo a nostro supporto e hanno proposto dei progetti innovativi da cui prenderemo spunto per costruire i nostri nuovi spazi operativi.
Alcune opinioni
Le parole di Monteleone corrono di pari passo con quelle di un altro esperto del settore. Meytal Cohen, interior designer e docente di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, che ha gestito il progetto di riqualificazione degli uffici di Senso e Younitestars. “Con la pandemia ha preso piede un nuovo modo di lavorare che ha spinto leader d’impresa e datori di lavoro ad apportare modifiche utili al benessere dei singoli dipendenti.
Nonostante la richiesta di smartworking, è possibile promuovere il back to office concentrando l’attenzione proprio sui lavoratori. Adottando una workplace culture incentrata su spazi a misura di dipendente. Il progetto di riqualificazione degli uffici di Senso e Younitestars fornirà ai collaboratori opportunità di connessione e collaborazione a 360°.
Per concludere, risulta fondamentale parlare anche in ottica futura: l’ufficio del domani sarà fluido e, soprattutto, equilibrato. Ciò significa che ogni workplace sarà progettato con l’idea di rendere la condivisione il pilastro fondante sia in termini di operatività sia dal punto di vista sociale e relazionale”.
Spazi
Dagli spazi a misura di relazione si passa a strategie meccaniche utili ad introdurre aria fresca e pulita all’interno del singolo workplace. Ciò avviene attraverso delle finestre azionabili, in grado di attuare la ventilazione incrociata. Oppure installando sul pavimento dei diffusori regolabili capaci di assorbire e purificare l’aria dell’ambiente circostante.
Un’altra novità è costituita dagli “ambienti salutogenici”. Spazi verdi interni o esterni all’azienda grazie ai quali i professionisti possono rilassarsi ed interagire con il benessere della natura.
Non è tutto. Anche la tecnologia risulta rilevante. Ci sono realtà aziendali, infatti, che hanno deciso di installare dei sensori di sicurezza per limitare l’accesso agli uffici e mettere in cassaforte i propri effetti personali e professionali.
Cowprking
Si prosegue con i coworking, i quali risultano utili per accogliere eventuali collaboratori part-time oppure partner e clienti. Il percorso alla scoperta delle iniziative design oriented più sorprendenti continua con l’edificio capovolto. Si tratta di un progetto basato sull’idea che ogni piano aziendale sia estremamente flessibile. Ciò significa che, in caso di eventuali cambiamenti, come l’aumento del numero dei dipendenti, ogni spazio può essere riorganizzato facilmente con piccoli ritocchi strutturali e logistici.
La parola cambiamento corre di pari passo anche con l’introduzione di yoga rooms dedicate al benessere dei collaboratori. Le sorprese non finiscono qui. I datori di lavoro sono chiamati anche a pensare alla realizzazione di aree dedicate alla privacy. Aree in cui ognuno può effettuare eventuali chiamate di cortesia o d’emergenza in pieno stile smartworking.
Inoltre, per favorire lo svolgimento dei progetti team based, è stata studiata anche la “doppia postazione”. In questo caso due colleghi lavorano sullo stesso monitor al medesimo progetto, ma con diversi mouse e tastiere. L’obiettivo di quest’iniziativa è ridurre le tempistiche e perfezionare il risultato finale. Per concludere, bisogna fare attenzione al colore dei propri uffici. Il verde e il blu, infatti, richiamano la natura, mentre i grigi e i neutri trasmettono calma.
Il decalogo
Ecco, quindi, le 10 innovazioni più sorprendenti messe in atto dai leader d’impresa per ridisegnare i workplace. Risvegliando così la gioia del back to office:
- Promuovere uffici “a misura di relazione”. Uffici in cui i singoli collaboratori possono trovare il giusto equilibrio tra i progetti individuali e quelli di gruppo. Con un continuo confronto con i colleghi.
- Installare finestre azionabili o diffusori sul pavimento in grado di rendere l’aria dell’ufficio sempre fresca e, soprattutto, pulita.
- Realizzare “ambienti salutogenici” interni o esterni all’azienda grazie ai quali i professionisti possono distaccarsi dall’operatività e godersi il contatto diretto con la natura.
- Incrementare la sicurezza degli ambienti di lavoro con sensori tecnologici di ultima generazione, i quali risultano efficaci per mettere in cassaforte effetti personali e professionali.
- Introdurre spazi di coworking, ovvero luoghi operativi utili, in particolar modo, per accogliere eventuali collaboratori part-time oppure partner e clienti.
- Riorganizzare gli spazi secondo l’idea dell’edificio capovolto. Ogni piano aziendale deve essere strutturato con l’idea di essere flessibile e facilmente modificabile in caso di urgenze quotidiane.
- Creare yoga room utili al benessere dei dipendenti che necessitano di ritrovare calma e serenità al termine di una giornata particolarmente faticosa.
- Dare spazio alla privacy dei professionisti con aree ad hoc grazie alle quali, in stile smartworking, possono effettuare chiamate di routine o d’emergenza.
- Introdurre postazioni per il “lavoro di coppia”. Postazioni grazie alle quali due colleghi hanno la possibilità di lavorare ad un progetto a quattro mani guardando il medesimo schermo.
- Prestare attenzione al colore del proprio ufficio, considerando gli effetti psicologici e i benefici di ogni tonalità sulla creatività e sulla produttività degli operativi.