“24” è il titolo del primo CD di Sebastiano Esposito, musicista ed artista napoletano. Classe 1992, Sebastiano inizia a soli 13 anni a suonare la chitarra prima da autodidatta e poi sotta la guida di Marco Sfogli, Ciro Manna e Pietro Condorelli.
Prima d’iniziare a parlare della musica di Sebastiano Esposito, vorrei chiedere: chi è Sebastiano Esposito?
“Beh, è davvero molto difficile parlare di se stessi, ma proverò a descrivermi brevemente. Sebastiano Esposito è un musicista napoletano di 25 anni che ha un obbiettivo che vuole realizzare a tutti i costi, quello di comunicare alle persone le sue idee attraverso la sua musica“.
In che modo e in quale luogo la tua musica si è potuta sviluppare?
“Tutti i miei brani sono stati scritti in seguito ad alcune esperienze che ho vissuto in prima persona. Ogni brano rappresenta per me un momento particolare o una fase della mia vita. Per scrivere i miei brani ho percorso un lungo cammino interiore, ho prima cercato di decodificare ciò che volevo raccontare agli ascoltatori e poi provato a trasformarlo in musica. L’obbiettivo è quello di trasformare, ad esempio, un mio momento di gioia in un momento di gioia per chi ascolta. Il resto lo fa la musica“.
“Lost in You” e “Something’s Crashed” sono i nuovi lavori da te pubblicati, vorresti parlarci di questi due primi brani?
“Lost in You” è il primo singolo che ho pubblicato sul web circa un anno e mezzo fa. Quando pubblicai quel video non immaginavo che avrei pubblicato un disco l’anno successivo, “Something’s Crashed”, invece, è stata pubblicata esattamente un anno dopo (stessa data, stessa ora) per annunciare l’uscita del mio primo lavoro discografico da solista. Sono due brani a cui tengo particolarmente, il primo rappresenta per me la libertà di poter amare chi desideri, di suonare la musica che hai sempre voluto suonare, di confrontarti con gli altri… mentre il secondo rappresenta la volontà di rompere gli schemi, di raggiungere il proprio obbiettivo, di scegliere il proprio cammino”.
Dalle canzoni ora ci spostiamo al tuo primo CD, come nasce questo progetto? Come si è sviluppato?
“Credo che uno dei presupposti fondamentali sia stato conoscere e suonare insieme ai miei compagni di viaggio Giovanni Macchiaverna al basso ed Elio Severino alla batteria. Anche se questo è il mio progetto solista ed i brani sono tutti scritti da me, credo che la vera chiave dello sviluppo della mia musica sia stata trovare il team giusto che ha capito le mie emozioni, le ha condivise ed infine amplificate“.
Pubblicare il primo CD è un traguardo molto importante ma esattamente, per un artista, cosa significa raggiungere questo momento?
“Probabilmente per ogni artista significa qualcosa di diverso. Personalmente, ad esempio, vedo il mio primo disco non come un qualcosa di raggiunto ma come un punto di partenza… quasi come la speranza di poter suonare ancora la mia musica ed un giorno, spero non lontano, guadagnarmi da vivere con essa“.
Cosa riserva adesso il futuro a Sebastiano Esposito?
“Il futuro è sempre qualcosa di incerto, un misto tra quello che si costruisce nel tempo e la fortuna. Da parte mia c’è tanto lavoro e tanta passione a sostenere i tanti sacrifici che ho fatto e che farò per poter costruire il futuro che ho sempre desiderato. Speriamo che la fortuna faccia la sua parte!”.
Ultima domanda prima di salutarci, c’è qualcuno che vorresti ringraziare per la pubblicazione di questo primo CD?
“Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutte le persone che stanno acquistando la propria copia fisica del disco supportando così il progetto. Non è semplice, nel 2017, riuscire a vivere di musica, ancor meno della propria. Grazie a tutti i lettori per l’attenzione, vi invito a restare in contatto digitando “Sebastiano Esposito” su tutti i Social. Vi aspetto!”.