Da Charlie Hebdo al Bataclan, pensieri espressi attraverso linee e contorni per dare forma alle stragi che hanno visto coinvolta Parigi.
Disegnatori di tutto il mondo hanno tirato fuori i ferri del mestiere per “dire la propria” , per manifestare il proprio dissenso attraverso un atto artistico, chiaro e conciso. Tra questi emerge Joann Sfar , fumettista ma anche regista e romanziere, nato in Francia da madre askenazita e padre sefardita.
Sfar ha avuto qualcosa da dire mettendo su carta ogni pensiero, idea, passione subito dopo le stragi, subito dopo la separazione dalla moglie, la morte del padre e quella degli amici nella strage Hebdo. Un uomo che ha sentito il desiderio impellente di viversi raccontandosi facendo dell’arte del disegno la più autentica espressione di sé, della sua esperienza di vita riportata sui suoi taccuini.
L’edizione italiana, in libreria dall’8 gennaio, Se Dio esiste. Quaderni parigini. Gennaio-novembre 2015 ( Rizzoli Lizard) si apre con una selezione di disegni inediti , l’autore affida alla matita e alla carta tutto ciò che egli sente, la tristezza, la crudeltà commessa senza giustificazioni, ma Sfar esprime anche l’orgoglio di appartenere alla Francia. Sfar mette su carta una delle sue poche certezze: Se Dio esiste non uccide per un disegno.