Sabato 21 febbraio alle ore 10 presso l’Auditorium di Scampia, avrà luogo la manifestazione Scuole e cinema in periferia. Il progetto si propone di presentare due film interamente realizzati dagli studenti del territorio napoletano. Il lavoro ha offerto ai protagonisti la possibilità di far sentire la propria voce, di esprimere il proprio mondo parlando attraverso le immagini e favorendo momenti di riflessione su tematiche sociali attraverso la costruzione partecipata e coordinata della propria città e del proprio vissuto. I lungometraggi in programma sono: Vista con granelli di sabbia e Gli occhi di Napoli dalla periferia al centro.
Il primo, presentato già in anteprima al Castel Capuano nell’ambito della “Prima School Edition del Festival del Cinema dei Diritti Umani“ nel 2014, è il prodotto del Progetto Cinema Doc Racconti di periferia che insieme all’Associazione Ecole Cinéma, sta promovendo un progetto per la lotta contro la dispersione scolastica in collaborazione con l’Istituto “ Galileo Ferraris” di Scampia e l’Assessorato all’Istruzione e Direzione Centrale Politiche Welfare e Servizio Coordinamento Attività Sociali e sul Territorio. Vista con granelli di sabbia è stato realizzato da alcuni studenti del Ferraris con la regia di Giuseppe Carrieri e il coordinamento didattico di Nicola Cotugno.
Nella stessa mattinata sarà proiettato Gli occhi di Napoli dalla periferia al centro. Sempre del regista Carrieri, vincitore di numerosi premi internazionali tra cui ricordiamo il premio dell’Aljazeera Film Festival a Doha, vincitore del Prix Europeen du Reportage Mediterraneen, del Bellaria Film Festival, del Festival dei Diritti Umani di Ginevra e di Napoli, dell’Europe Orient Festival, del DocuCity Festival, la pellicola è stata realizzata nell’ambito di un progetto PON con gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XIII Aliotta”.
Un cinema educativo e partecipativo che non riesce ancora a trovar posto all’interno di un percorso curriculare riconosciuto dalle istituzioni. La dimostrazione che il racconto della propria vita e quello delle proprie origini camminano di pari passo all’interno di un percorso formativo che chiede di essere riconosciuto e valorizzato.