Una riforma della scuola? A ben vedere tra la Pandemia e le immagini scioccanti della guerra in Europa, i giovani d’oggi ci fanno tenerezza, pensiamo a noi alla loro età: il terrore era dato dalla pantofola della mamma o dalla sberla del papà, che così ci amavano.
Siamo stati fortunati, il calore c’era, la paura finiva davanti ad un sorriso celato; tutto si aggiustava. Anche a scuola, dove si andava per imparare ad essere migliori, tutto era perfetto, ma anche no.
Ci si credeva, le materie studiate servivano a sentirti migliore, i professori erano enciclopedie, i banchi porti sicuri. Era così, a volte, allora perché ora non è più così? Dove, nel tempo, la scuola ha fallito? Dove le attese di famiglie, studenti e operatori sono state disattese, perché è innegabile che lo siano state.
Ogni opera nasce così, come nasce il Cosmo, attraverso le catastrofi che dal caotico frastuono degli strumenti vanno a formare una Sinfonia, la Musica delle sfere.
Una risposta per tutti: la riforma che non c’è!
Diciamo meglio, solo una parte della scuola, quella media e superiore non è stata riformata, è la stessa dell’ante e dopo guerra, tranne per piccole innovazioni che non hanno inciso. Invece la scuola d’infanzia e primaria di riforme ne ha avute tante, ma questa è un’altra storia.
Ci vuole una riforma certo, ma da parte di chi? Di coloro che nella scuola non ci sono mai entrati come operatori? Di quelli che battagliano e fanno da sempre gli interessi di ‘associazioni’ o degli ‘aggregati sindacalizzati’? Dagli studenti che mentre la scrivono sono già grandi e oberati da scelte di vita? La risposta logica è sicuramente da tutti, però dobbiamo dire su quali basi, possiamo pensare di fare una riforma della scuola Media inferiore e Superiore, concettuale o empirica.
Tre metodi
Esistono metodi conosciuti e affascinanti nel sistema Istruzione che non riescono a trovare un loro spazio, parliamo, ad esempio del Coding, dello Space Learning, e della Flipped Classroom.
- Il coding è un efficace strumento” per sviluppare il pensiero computazionale. La sua pratica potenzia la capacità di pensiero, permette di farlo in qualunque ambito disciplinare, non necessariamente in informatica e matematica.
- lo Spaced Learning è un metodo segue uno schema preciso, studiato, che deve rispettare tempi e argomenti per dare il tempo di essere interiorizzati dall’alunno e poi memorizzati. Per lezioni di questo tipo sono molto utili strumenti di facile reperibilità nelle scuole. Gli spazi abbastanza ampi e di materiale adeguato per le pause.
- il Flipped Classroom, o insegnamento capovolto è una metodologia didattica che si propone di rendere il tempo-scuola più produttivo e funzionale rispetto alle esigenze della società nell’era dell’informazione.
Concludendo
Queste sono le uniche metodologie che permetterebbero un avvicinamento positivo al mondo della scuola. La loro applicazione risponderebbe alle esigenze della società e alle richieste del mondo delle imprese. Oltre le abilità e desideri degli studenti e delle loro famiglie.
Il sapere, non più confinato più tra le mura delle istituzioni scolastiche, richiede una scelta di utilizzo universale di queste metodologie, non a opera di pochi esemplari di professori. In quanto la metodologia applicabile è già disponibile sui vari device dei ragazzi, degli operatori e degli utenti.
Magari per una riforma vera e propria ci pensiamo bene, ci ragioniamo, ma una metodologia diversa più coinvolgente, certo che sì sarebbe una scelta da fare subito.