A meno di due settimane dall’inizio ufficiale dell’anno scolastico 2020/21 le norme anti Covid che regoleranno la vita scolastica non sono ancora ultimate. Intanto dall’associazione dei presidi arriva la proposta di un’autocertificazione da far esibire agli studenti al rientro a scuola. L’idea nasce per distribuire le responsabilità legate al Coronavirus tra scuola e famiglie.
La proposta di autocertificazione nella scuola
Le nuove misure per il ritorno a scuola non sono ancora ultimate e, quello che è stato fissato già, lascia diversi spazi di discrezione alle scuole che dovranno regolarsi secondo la loro specifica situazione. Un peso grande per la scuola che la espone a un rincaro ulteriore di responsabilità alcune delle quali anche penali. Dopo la proposta di uno scudo penale per presidi e docenti in caso di contagi da Covid nelle scuole, ne arriva un’altra, che chiama in ballo le famiglie. Un’autocertificazione, come quelle che abbiamo visto nei mesi scorsi, attestante il buono stato di salute degli studenti al primo giorno di scuola. Gli studenti maggiorenni la firmeranno personalmente, quelli minorenni ricorreranno, ovviamente, ai loro genitori. Nel caso in cui uno studente dichiarato sano risultasse invece malato, i suoi genitori rischierebbero una denuncia penale per falsa dichiarazione in atto pubblico.
Ripresa in sicurezza
La questione sicurezza nella scuola, da un punto di vista sanitario, è alquanto spinosa. Al momento, si stanno sottoponendo agli screening volontari docenti e personale ATA, agli studenti toccherà in un secondo momento. Secondo quanto stabilito, poi, dalla ministra Azzolina, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico, gli studenti dovranno misurare la temperatura tutte le mattine prima di recarsi a scuola. Una misura stabilita per alleggerire le scuole da un’incombenza non facile da sostenere sia per mezzi a disposizione, sia per il tempo che prenderebbe.
Mascherine e scuolabus
Sembra sciolto, invece, il nodo mascherine. Il CTS ha stabilito che in classe si starà esclusivamente con la mascherina chirurgica. Gli istituti ne riceveranno 11 milioni tutti i giorni a titolo gratuito e le distribuiranno facendo attenzione a non creare assembramenti. Sempre secondo la nota del Comitato, la mascherina potrà essere rimossa quando si è fermi al banco e opportunamente distanti dagli altri. Quanto al trasposto scolastico, si sta lavorando per riempire i mezzi fino al 57% della capienza secondo il concetto di “gruppo abituale” e di predisporre nuove corse per garantire la copertura totale della platea.
Immagine di copertina Foto di Alexandra_Koch da Pixabay