Scritto sul corpo. Il nuovo anno in Sala Assoli si apre con i volti, i corpi e i tatuaggi catturati dalla sua macchina fotografica. Sabato 8 gennaio alle ore 11,30 la sala napoletana di Casa del Contemporaneo ospiterà un incontro con Giuseppe Di Vaio. L’ingresso è gratuito, previa presentazione del Green pass.
La rassegna “Il sabato della fotografia” questa volta esplora Napoli attraverso la street e la fotografia sociale. Curato da Pino Miraglia e alla sesta edizione, il ciclo di appuntamenti con la cultura visuale mette a fuoco – per il tema ‘Confini’ – gli aspetti della metropoli più forti. “Napoli è una città senza tempo – affermava qualche anno fa -.
Il susseguirsi di migliaia di azioni lascia intatte alcune atmosfere modificandone soltanto i protagonisti. E mi piace cogliere con il mio lavoro atmosfere e persone, attraverso le quali riscopro la città giorno dopo giorno”.
Classe 1981, originario della periferia nord di Napoli, Giuseppe Di Vaio ha dedicato anni di professione e studi alla dinamica fotografica prima di cominciare il suo percorso narrativo, una comunicazione diretta attraverso le immagini in movimento usando il linguaggio del documentario, del corto e della docufiction.
Scritto sul corpo: le foto
Dal 2013 con Napoli Photo Project, ha raccontato la città dai suoi infiniti angoli, mettendola all’attenzione del Mondo grazie all’avvento di social network come Instagram che ha riconosciuto la qualità dei suoi progetti, definendo “fantastiche” le sue foto e lo nominandolo per due volte “Suggested Used”, massimo riconoscimento tra trecento milioni di utenti.
Descritto da “L’Espresso” nel 2015 come uno degli street photographer più esperti in circolazione, ha prodotto progetti di successo sulla città, come “Naples Ink Project” in collaborazione con il giornalista del “New York Times” R. Capasso, e in altre capitali europee.
Nel 2016 l’esordio nel cinema con il primo cortometraggio, laboratorio a cielo aperto con i ragazzi di Scampia. Nel 2017 ha esposto la personale “Napoli Timeless” nell’”Aeroporto internazionale di Napoli”. Attualmente collabora attivamente con prestigiosi giornali come “The Guardian”.
Ha vinto nel 2018 con il Docufilm “Mamma Vita Mia” l’Etnofilmfest, presentato a Londra alla International Tatto Convention. Nello stesso anno il quotidiano nazionale La Stampa ha definito il suo lavoro ideale per i racconti della Napoli di Elena Ferrante e Maurizio De Giovanni.
Nel 2019 Roberto Saviano ha descritto in Radio Rai il suo lavoro come “Potentissimo”. Nel 2021 è uscita la sua prima docuserie “Dangerous Old People” produzione Sky Original e Indigo Film. Il produttore premio Oscar Nicola Giuliano lo descrive come “Grande talento”.