Oltre nove milioni di italiani in questi giorni stanno facendo i conti con le allergie, in particolare con quelle più aggressive: quelle alle graminacee e alla parietarie. In generale, in Italia, negli ultimi 30 anni è aumentato di sette volte il numero di soggetti che soffrono di sintomatologie allergiche, passando dal 4% al 30% della popolazione. Tra i soggetti più colpiti ci sono i bambini, ma il fenomeno è sempre più esteso e alimentato da fattori di rischio come clima e inquinamento. Un ruolo fondamentale, insieme alla prevenzione attraverso gli screening, è giocato dalle novità terapeutiche e dalla massima attenzione nei confronti delle molecole contenute nei “Big 8”: si tratta dei prodotti alimentari le cui fonti allergeniche vanno obbligatoriamente indicate nelle etichette perché sono costituiti da proteine resistenti al calore e alla digestione, in grado di comportarsi da allergeni sensibilizzanti a livello gastrointestinale. In particolare si fa riferimento a latte, crostacei, pesce, arachidi, noci, grano, uova e soia. Proprio per questo è sempre più importante che il personale sanitario sia adeguatamente formato e sempre aggiornato e che i cittadini siano correttamente informati.
In questo senso va il nuovo corso FAD (Formazione a Distanza), curato da CAAM (Centri Associati di Allergologia Molecolare) dal titolo “Introduzione all’allergologia molecolare 2” realizzato dal provider accreditato Age.Na.S. Sanità in-Formazione in collaborazione con Consulcesi. Il corso, disponibile gratuitamente sulla piattaforma www.corsi-ecm-fad.it mette a disposizione tre crediti ECM (Educazione continua in medicina) per assolvere all’obbligo formativo triennale e affronta tematiche di grande interesse sociale con i vantaggi della formazione a distanza.
«Con questo nuovo corso FAD, il secondo sul tema con contenuti aggiornati – spiega il professor Adriano Mari, presidente di CAAM e referente scientifico del corso –, puntiamo a portare i professionisti a conoscere la moderna allergologia molecolare, ormai stabilmente la base di partenza per un corretto approccio diagnostico e terapeutico alle malattie da allergia. È importante che sia lo specialista che il medico di famiglia acquisiscano familiarità non solo con le nuove tecniche per l’esecuzione dei test di laboratorio in micro e ora anche in nanotecnologia con il test FABER 244 (vedi scheda) a cui sarà dedicato il prossimo corso, ma soprattutto facciano propri i nuovi concetti che derivano dall’allergologia molecolare. Questa, da almeno dieci anni, rappresenta, infatti, lo strumento indispensabile, completo, sensibile e personale della diagnostica di malattie come l’allergia alimentare, l’asma, la rinite, l’orticaria, permettendo di individuare con precisione l’agente scatenante dei sintomi».