Che tipo di malato di internet sei? Una domanda che potrebbe suonare provocatoria, ma non lo è affatto: dopo il grande successo, anche mediatico, dello #SconnessiDay al Ministero della Salute, e la proposta condivisa con il cast e il regista del film “Sconnessi”, Christian Marazziti, di istituire una Giornata Mondiale della S-connessione da celebrare.
Proprio su http://www.sconnessiday.it, infatti, il corso FAD (Formazione a Distanza) del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione “Internet e adolescenti: I.A.D. e cyberbullismo” è fruibile gratuitamente anche da parte di pazienti, insegnanti e genitori. Ma chi sono i malati di internet? A spiegarlo, il responsabile scientifico del corso, lo psichiatra David Martinelli, del Centro Pediatrico Interdipartimentale Psicopatologia da Web presso la Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, che elenca le seguenti categorie dell’internet addiction:
- CYBER SEXUAL ADDICTION, ovvero l’uso compulsivo di siti dedicati al sesso virtuale e alla pornografia.
- CYBER RELATIONAL ADDICTION, che consiste nell’eccessivo coinvolgimento nelle relazioni virtuali, con la compulsione ad instaurare rapporti esclusivamente (o quasi) attraverso il web, soprattutto tramite i social network.
- NET COMPULSION. Tra i diversi tipi di dipendenza dal web, la “compulsione per la Rete” è quella che più di tutte può mettere a rischio le finanze di chi ne soffre, perché è caratterizzata da acquisti compulsivi attraverso siti di e-commerce e portali specializzati in aste, e dall’utilizzo di portali dedicati al gioco d’azzardo online.
- INFORMATION OVERLOAD, che affligge i ricercatori ossessivi di informazioni sul web, attraverso giornali on line, motori di ricerca ed enciclopedie digitali.
- COMPUTER ADDICTION, la tendenza al coinvolgimento eccessivo in giochi virtuali, come per esempio i MUD’s (Multi User Dimensions – giochi di ruolo).
Il corso presenta anche una intervista doppia in cui a Martinelli fa da contraltare Maurizio Mattioli, altro protagonista di “Sconnessi”: un divertente botta a e risposta su internet addiction, nomofobia (la paura di essere sconnessi dallo smartphone) e cyberbullismo.