Nei primi tre mesi del 2024, il panorama del commercio al dettaglio italiano è stato segnato da una preoccupante scomparsa di piccoli negozi: quasi 10.000 serrande abbassate, con una media di oltre 4 negozi scomparsi ogni ora.
Si tratta di un dato allarmante, che evidenzia la profonda crisi che sta attraversando questo settore, schiacciato tra la concorrenza implacabile dell’e-commerce e l’aumento dei costi, a partire da quelli energetici.
Come sottolinea Confesercenti, l’associazione che ha diffuso questi numeri, la situazione è particolarmente critica per i negozi di vicinato, che rappresentano da sempre un punto di riferimento fondamentale per le comunità locali. La loro scomparsa non solo impoverisce il tessuto economico e sociale dei quartieri, ma rischia anche di creare deserti commerciali, con gravi conseguenze per la mobilità e la sicurezza dei cittadini.
Le cause di questa moria sono molteplici e complesse
Da un lato, c’è l’ascesa inarrestabile degli acquisti online, che sottrae clienti alle attività tradizionali. Dall’altro, ci sono le difficoltà legate all’aumento dei costi, in particolare quelli energetici, che pesano in modo significativo sui bilanci delle piccole imprese. A queste sfide si aggiungono poi le carenze strutturali, come la burocrazia pesante e l’accesso al credito difficoltoso, che rendono ancora più difficile la competizione per i piccoli negozi.
Cosa si può fare per invertire questa rotta di scomparsa dei piccoli negozi?
Confesercenti chiede interventi urgenti da parte del governo, a partire da un piano di sostegno concreto per le piccole imprese che includa misure per ridurre i costi, semplificare le procedure burocratiche e favorire l’accesso al credito. Serve inoltre un cambio di paradigma culturale, che valorizzi il ruolo dei negozi di vicinato come elementi essenziali per la coesione sociale e la vitalità dei territori.
In questo scenario, anche i consumatori possono fare la loro parte. Scegliere di acquistare nei negozi sotto casa, invece che online, può essere un gesto semplice ma significativo per sostenere le piccole attività e contribuire a salvaguardare il tessuto economico e sociale delle proprie comunità.
Oltre agli aiuti economici e alle misure burocratiche, è importante considerare anche:
- Promozione del commercio locale: campagne di sensibilizzazione e iniziative per valorizzare i prodotti tipici e le eccellenze del territorio.
- Sviluppo del commercio elettronico locale: piattaforme online dedicate ai negozi di vicinato per facilitare la vendita online e la consegna a domicilio.
- Riqualificazione urbana: interventi di rigenerazione urbana per rendere i centri storici e le aree commerciali più attrattivi.
Invertire la rotta della chiusura dei piccoli negozi non sarà facile, ma è un’impresa necessaria per garantire un futuro più sostenibile e vivibile alle nostre città e comunità.
Foto di Isa Marinescu da Pixabay