In questi giorni sta facendo clamore la notizia riguardo alcuni sciroppi e conserve alimentari realizzati con un tipo di rosa unico al mondo nel cuore del Chianti, in Toscana.
La ‘Rosa di Magliano’ infatti, è un particolare tipo di rosa propria di questo territorio, di cui non sono stati, finora, riscontrati esemplari simili altrove. Scoperta in una siepe oramai scomparsa, si tratta di un ibrido di Rosa gallica, il cui tratto distintivo è un profumo fresco e fortissimo, che non può essere paragonato a nessun altro profumo.
Un’azienda agricola di appena due ettari coltiva questo particolare tipo di rosa a Tavarnelle Val di Pesa, secondo una preparazione del tutto artigianale. Una ricetta antica e delicata, quella dello sciroppo di rose, che Isabella Devetta, titolare dell’azienda che si occupa personalmente di ogni fase del processo di produzione, ha importato dalla tradizione genovese. Ligure trapiantata in Toscana, ha trovato nel profumo unico e inconfondibile della Rosa di Magliano l’ingrediente ideale per riportare al presente il ricordo di una ricetta preparata dalla nonna con i petali di rosa della casa in cui abitava.
Una sperimentazione dai risultati strepitosi, che familiari e assaggiatori entusiasti hanno continuato ad incoraggiare, fino a costituire l’impresa artigianale che oggi è tra le più apprezzate nel panorama della produzione biologica certificata. Lo sciroppo di rose può essere diluito con acqua fresca per ottenere una bevanda dissetante, come nella tradizione ligure, o per aromatizzare vari dolci, dalla panna cotta alle crèpes.
Ogni anno, a maggio, si manifesta la gioia di vedere le meravigliose rose “fresche ed aulentissime” che, grazie alla lavorazione, cedono profumo e colore all’acqua la quale, trasformata in sciroppo permette di conservare a lungo il ricordo della freschezza dei fiori. Anche in pieno inverno.