Probabilmente non l’avrete mai fatto finora, ma vi invitiamo a farlo: se state bevendo una bevanda gassata, un succo o mangiando una merendina, un gelato, dei biscotti, una brioche, una caramella, guardate cosa trovate al 3°-4° posto della lista ingredienti… sciroppo di glucosio-fruttosio?!
Lo sciroppo di glucosio-fruttosio è l’ingrediente dolcificante più usato al mondo; ricavato dai cereali, sopratutto mais per reazione enzimatica, utilizzato nel settore industriale per conferire il sapore dolce ai prodotti. I fattori che spingono le aziende ad “abusarne”, sono sicuramente il suo potere dolcificante, superiore rispetto al saccarosio, ma ancor più il suo basso costo. A volte capita che è inserito come sostituto dello zucchero al solo scopo di non rendere lo zucchero il primo ingrediente nella lista.
Ma arriviamo al dunque, fa bene o male?
Nel febbraio 2012 uno studio pubblicato su The Journal of Nutrition, dimostra che l’elevato consumo di sciroppo di glucosio-fruttosio predispone al diabete, problemi cardiovascolari e obesità gli adolescenti tra i 15 e i 18 anni. Si è osservato un aumento del grasso corporeo nel livello viscerale, vale a dire, nell’addome intorno agli organi e non solo sotto la pelle. Tutti questi fattori favoriscono lo sviluppo di gravi problemi di salute in età molto precoce, ma che diventano dei fattori predisponenti allo sviluppo di gravi patologie nell’età adulta. Altri studi riportano, inoltre, il suo effetto dipendenza al consumo soprattutto trai bambini.
Ora non ci resta che capire il quantitativo massimo che ci possiamo concedere. Alcuni specialisti ne consigliano 25 g al giorno, ma considerato il suo vastissimo impiego, dai prodotti da prima colazione, a snack salati, dessert e bevande e che la quantità non viene mai indicata nelle confezione risulta molto difficile se non impossibile rendersi conto della quantità consumata o da consumare. Non è tanto quindi, la quantità che c’è in un singolo prodotto ma dell’insieme dei prodotti che lo contengono.
Pertanto il consiglio è prima di tutto controllare l’etichetta dei nostri biscotti preferiti, e non solo quelli, e capire se già dal mattino parte il nostro carico di sciroppo di glucosio e fruttosio , per poi cercare il più possibile di evitarne lungo il resto della giornata, mangiando prodotti freschi, semplici e non confezionati.