Con lo sciopero delle aziende di telecomunicazioni e dei trasporti indetto oggi, il mese di giugno non inizia sotto i migliori auspici. In realtà, dal 4 al 20 giugno il calendario è pieno di date calde da tenere a mente soprattutto se si viaggia. Le agitazioni di giugno vogliono portare all’attenzione del governo la delicata situazione che il comparto Tlc sta vivendo in questo momento.
Trasporto aereo e pubblico locale: dove e quando si ferma
Come sappiamo, la lunga fila di scioperi è iniziata il 4 giugno con lo stop del trasporto aereo per un’agitazione che ha coinvolto, su tutto il territorio nazionale, il personale delle compagnie aeree Emirates, Vueling, Volotea e American airlines. Ieri, 5 giugno, si è fermato il trasporto pubblico locale in Sicilia. Oggi, invece, stop al trasporto pubblico a Pordenone, Bari e Crotone. Domani, 7 giugno, si fermerà il trasporto pubblico locale in Umbria e a Torino. Le agitazioni andranno avanti a macchia di leopardo fino al 16 giugno quando incroceranno le braccia i lavoratori del trasporto pubblico di Milano, Bari e Palermo. Il 20 giugno è previsto un nuovo stop del trasporto aereo che coinvolgerà gli scali di Alghero, Fiumicino e Genova. Il calendario completo degli scioperi indetti per il mese di giugno è consultabile a questo link.
Sciopero telecomunicazioni: a rischio 20mila posti di lavoro
Per la giornata di oggi i riflettori sono puntati sullo sciopero indetto dalle società di telecomunicazioni. Le sigle sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil hanno indetto non solo una giornata di astensione dal lavoro ma anche una manifestazione nazionale a Roma in piazza santi Apostoli. I nodi contro i quali combattere sono diversi. Primo tra tutti i piani di scorporo di industria e servizi delle principali aziende di telecomunicazione. Se tali piani andassero a buon fine, affermano i sindacati, 20mila posti di lavoro sarebbero a rischio. La decisione arriva, sempre secondo quanto dichiarato dai sindacati, dopo “aver esperito con Assotelecomunicazioni ASSTEL la procedura di raffreddamento con esito negativo il giorno 12 aprile 2023 e con il Ministero del Lavoro il tentativo di conciliazione in data 19 aprile 2023, anche questa con esito negativo“.
Telecomunicazioni e PNRR
Oltre che sull’emergenza, che non è da poco, la manifestazione nazionale di oggi vuole accendere un faro sull’intero comparto telecomunicazioni. Scelte poco lungimiranti, come asseriscono dai sindacati, hanno portato allo stremo il comparto che da anni registra costanti perdite. Il settore invece ha un’importanza strategica per il nostro Paese. Potrebbe essere centrale nella transizione digitale ma i pesanti ritardi delle misure relative al PNRR rischiano di aumentare il digital divide tra le diverse zone del nostro Paese.
In copertina foto di Michael Schwarzenberger da Pixabay