Lo sciopero dei trasporti proclamato dalle federazioni dei trasporti della Cgil e della Uil, in adesione allo sciopero generale di 24 ore proclamato dalle stesse confederazioni nazionali, potrebbe provocare nuovi e notevoli disagi alla mobilità dei cittadini.
I disagi dello sciopero dei trasporti
I disagi maggiori si registreranno nel trasporto ferroviario. I treni sono stati cancellati o hanno subito ritardi in tutta Italia, con maggiore disagio nelle grandi città e nelle località turistiche. In particolare, a Roma, la circolazione dei treni è stata sospesa sulla linea Roma-Napoli e sulla linea Roma-Firenze.
Anche il trasporto pubblico locale si registreranno disagi, ma in misura minore. I bus e i tram circoleranno con frequenze ridotte e sono stati registrati alcuni ritardi.
Nel trasporto aereo, numerosi voli verranno cancellati o subiranno ritardi, causando disagi ai passeggeri. In particolare, potrebbero essere cancellati numerosi voli da e per i principali aeroporti italiani, come Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Napoli Capodichino.
Nel trasporto marittimo, alcune navi subiranno ritardi o saranno costretti ad annullare le partenze. In particolare, si registreranno ritardi nelle partenze dei traghetti da e per la Sardegna.
Le motivazioni
Le motivazioni dello sciopero sono state le seguenti:
- Protesta contro la manovra finanziaria del governo Meloni, che secondo i sindacati penalizza i lavoratori e le lavoratrici, soprattutto nel settore pubblico.
- Richiesta di aumento salariale e di miglioramento delle condizioni di lavoro.
- Contrasto al lavoro precario e alla precarizzazione del lavoro.
Il governo Meloni ha respinto le richieste dei sindacati, definendole “indegne”.
Le manifestazioni e le prospettive
Lo sciopero è stato seguito da manifestazioni di protesta in varie città italiane. A Roma, migliaia di persone si sono radunate in piazza San Giovanni in Laterano per manifestare contro la manovra finanziaria del governo. I sindacati hanno annunciato che continueranno la protesta fino a quando il governo non accetterà le loro richieste.
Le preoccupazioni del Garante per gli scioperi
“Lo sciopero, così come proclamato dalle confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici“. Lo scrive in una nota La Commissione di garanzia sugli scioperi in merito alla mobilitazione proclamata per venerdì 17 novembre da Cgil e Uil. Una protesta sulla quale si erano scontrati nelle scorse il leader della Lega e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Nonostante ciò, lo sciopero è stato confermato.