L’Ordine dei medici di Napoli a Futuro Remoto per svelare i segreti della comunicazione con i pazienti. Un tema importante, che ha convinto i camici bianchi partenopei ad essere in Piazza del Plebiscito, nell’isola tematica di “Scienze della vita”. Proprio in questo stand si affronterà il tema della digitalizzazione in ambito sanitario e saranno analizzati i cambiamenti intervenuti nel tempo nelle dinamiche di comunicazione.
Per fare questo ci saranno esempi con video di telemedicina, con la divulgazione delle linee guida della FNOMCeO sul tema dell’Information and Communications Technology (ICT), e una survey sulla relazione tra medicina e salute nell’era di Internet. Inoltre saranno affrontati i temi della microscopia digitale in epiluminescenza, una tecnica diagnostica non invasiva per il riconoscimento delle lesioni pigmentate cutanee; e della ultrasonografia del calcagno, una metodica che sfrutta la trasmissione dell’onda ultrasonografica per ottenere informazioni sulla struttura ossea. Infine, saranno illustrate le nuove frontiere dell’odontoiatra digitale per il rilevamento delle impronte. I giovani medici effettueranno una rassegna dei principali strumenti web e dei loro possibili utilizzi nella comunicazione in medicina e risponderanno a domande e curiosità proposte da chi è interessato con l’intento di chiarire l’importanza della comunicazione tra medico digitalizzato e paziente internauta. Sapere cosa succede, essere informati, per molti pazienti è un’impresa. E questo genera ansia e fa pensare al paziente di essere in balia delle onde, abbandonato a se stesso, anche quando non è così. Non si parla di semplice rassicurazione, la questione riguarda l’essenza stessa della terapia. La capacità di un medico di comunicare in modo efficace con il paziente determina infatti l’intensità della relazione, influenza il livello di motivazione del paziente, contribuisce a far si che il paziente aderisca al trattamento, aumentando il livello di soddisfazione di entrambi.
Tuttavia il tradizionale faccia a faccia tra medico e paziente si trova oggi nel pieno di una vera e propria rivoluzione. Da alcuni anni una nuova consapevolezza dell’utilità di formare gli operatori della salute come esperti di comunicazione sta prendendo lentamente piede.
In questo contesto c’è un nemico subdolo, difficile da scalzare. Un simil-medico che non indossa camice e che non ha neanche la laurea. Chi? Dottor Internet.
Oggi sono moltissimi i pazienti che provano l’auto-diagnosi utilizzando il web, dove si trova veramente di tutto, non solo bufale vere e proprie, ma anche notizie che il paziente stesso non ha la capacità di decifrare. Il medico da parte sua, sia per la iper-specializzazione della medicina che per la varietà di problematiche con cui confrontarsi, può trovare nell’utilizzo di Internet un supporto valido per reperire dati e confrontarsi con altri professionisti, ed inoltre si trova nella condizione di dover gestire situazioni diverse e nuove dinamiche relazionali con il paziente informato.
Ecco perché è cruciale acquisire consapevolezza dell’evolversi delle modalità con cui le persone si relazionano alla medicina e ai medici con l’obiettivo di comprendere quali nuovi rapporti vengono a crearsi tra medico e paziente. La speranza è che, anche grazie ad iniziative come questa, si possa uscire dal paradosso del nostro millennio. Un tempo nel quale ogni cosa si basa sulla comunicazione, ma nel quale riuscire a comprendersi sembra sempre più difficile.