Sciare in estate è una delle meraviglie che ci regala la nostra bella Italia. Una meraviglia che, in realtà, stiamo gradualmente perdendo. A oggi, infatti, resta un’unica stazioni sciistica praticabile nella bella stagione. L’innalzamento delle temperature, infatti, sta riducendo drasticamente i ghiacciai con conseguenze pericolose come dimostra l’episodio di domenica scorsa.
Sciare in estate: le Alpi
Tra Trentino Alto Adige e Lombardia, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, serpeggia il Passo dello Stelvio. Confine naturale tra le Alpi Retiche occidentali e le meridionali, collega la Valtellina e la val Venosta. Il Passo dello Stelvio, valico automobilistico più alto in Italia, è una meta molto ambita per escursionisti, ciclisti e sciatori. Contrariamente alle altre località della zona, qui si pratica solo sci estivo poiché le strade di collegamento in inverno sono completamente invase dalla neve e quindi chiuse al traffico. Quest’anno la stagione si è aperta il 28 maggio e si chiuderà il prossimo 2 novembre. Dal Passo dello Stelvio parte una funivia che arriva a quota 3450 metri, a Punta degli Spiriti. Da lì si snodano circa 20 chilometri di tracciati con varie pendenze adatti per sciatori esperti e alle prime armi.
Breuil Cervinia sorge in cima alla vallata di Valtournenche, ai piedi del Cervino, in Valle d’Aosta, quota 2.050 metri. E’ tra i centri abitati più elevati in Europa. Pur essendo chiuse in estate le piste sul versante italiano, grazie agli impianti di risalita, si possono raggiungere facilmente i tracciati sul Plateau Rosà (oltre 26 chilometri di piste e un grande snowpark) situati sul confine tra Italia e Svizzera e quelli svizzeri dello Zermatt con i quali si collegano in modo naturale. La stagione a Cervinia si è aperta il 25 giugno e terminerà a settembre.
La Marmolada
Fino a sedici anni fa, nel novero delle stazioni sciistiche estive avremmo inserito anche la Marmolada. Il ghiacciaio della Marmolada si estende sul versante settentrionale dell’omonimo massiccio. Il gruppo montuoso delle Alpi orientali, situato tra le provincie di Trento e Belluno, che ultimamente si è reso protagonista di un triste evento di cronaca.
Destinati a scomparire
Quello della Marmolada è il ghiacciaio più esteso delle Dolomiti anche se la sua estensione si sta riducendo ogni anno. Basti pensare che nel 1910 misurava 450 ettari mentre nel 2013 solo 190. Se le temperature continueranno a salire, secondo le stime del WWF, i ghiacciai al di sotto dei 3.500 metri sono destinati a scomparire nel giro di massimo 30 anni. Dal 2006 sulla Marmolada non si può più sciare in estate ma si può usufruire degli impianti di risalita, che portano a Punta Rocca, a quasi 3.000 metri di altezza. Non a caso, l’intero comprensorio resta una meta molto apprezzata per gli escursionisti. Escursionisti come quelli che domenica scorsa sono stati travolti da una valanga staccatasi appunto dalla sommità di Punta Rocca. Oltre a perdere estensione, infatti, i ghiacciai perdono anche spessore, dettaglio che li rende ancora più fragili. Quello di domenica è stato un crollo senza precedenti che ha fatto al momento 7 vittime, 8 feriti e 13 dispersi. Un paradiso negato a tutti gli amanti della montagna.
In copertina foto di David Mark da Pixabay