(Adnkronos) – La Federscherma si è attivata con la magistratura in relazione alla notizia secondo cui una campionessa di scherma di 17 anni della squadra dell’Uzbekistan sarebbe stata abusata da tre atleti tesserati con la federazione in un ritiro a Chianciano Terme. Lo stupro di gruppo sarebbe avvenuto tra il 4 e il 5 agosto scorso durante un ritiro pre-estivo. Sul caso indaga la Procura di Siena. “La Fis ha tempestivamente, e in più occasioni, avuto confronti diretti con la Magistratura inquirente, al fine di conoscere la situazione e gli sviluppi dell’attività investigativa, nel rispetto del segreto istruttorio che contraddistingue la fase procedimentale ancora in corso.
Scherma, atleta uzbeka denuncia stupro a Chianciano
Sulla base di tali informazioni e rassicurazioni acquisite, la Federazione ha dettagliatamente risposto all’avvocato della denunciante, depositando anche la nomina della Fis per una costituzione di parte civile in un eventuale giudizio, qualora venisse disposto dalla giustizia ordinaria”, dice Paolo Azzi, Presidente della Federazione Italiana Scherma, all’Adnkronos. “Ci siamo immediatamente attivati nei contatti con la Magistratura ordinaria e sportiva, riponendo massima fiducia nell’operato delle autorità e rivendichiamo con fermezza il lavoro e l’impegno sociale che la Federazione Italiana Scherma da sempre porta avanti nell’affermare e difendere i valori sani e autentici dello sport”, aggiunge Azzi.
La federazione ha preso posizione anche con una nota. “In riferimento alle notizie riportate oggi dal quotidiano Il Messaggero e riprese da altri organi di stampa, la Federazione Italiana Scherma ritiene doveroso e necessario specificare quanto segue: la Fis ha tempestivamente, e in più occasioni, avuto confronti diretti con la Magistratura inquirente, al fine di conoscere la situazione e gli sviluppi dell’attività investigativa, nel rispetto del segreto istruttorio che contraddistingue la fase procedimentale ancora in corso -si legge-.
Federazione: “Subito agito con magistratura”
Sulla base di tali informazioni e rassicurazioni acquisite, la Federazione -differentemente da quanto riportato- ha dettagliatamente risposto all’avvocato della denunciante, depositando anche la nomina della Federazione per una costituzione di parte civile nell’eventuale giudizio, qualora venisse disposto dalla giustizia ordinaria”.
“La ricostruzione fornita, nelle parti che chiamano in causa l’operato della Fis, non risponde in alcun modo all’attenzione posta sulla vicenda da parte della Federazione, che si è invece immediatamente attivata nei contatti con la Magistratura ordinaria e sportiva, riponendo massima fiducia nell’operato delle autorità.
La Federazione Italiana Scherma, che dei valori sani e autentici dello sport ha fatto la bandiera della propria attività non meno delle medaglie olimpiche e paralimpiche, e che attraverso questo lavoro quotidiano si è affermata come un esempio riconosciuto di impegno sociale, valuterà tutte le azioni necessarie a tutela della propria immagine e a difesa di quel che ogni giorno afferma nelle sale di tutta Italia”, aggiunge la Fis.
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